Quello che state per leggere è la storia di una tradizione del mio paese,Gaiano, e di quello che esso produce: la nocciola. E’ la storia di un momento di grande divertimento e unione di una piccola comunità che regala ospitalità e accoglienza a chi la visita. E’ anche la storia di un impegno che va oltre la semplice sagra come ce ne sono tante in giro. E’ soprattutto la storia di continuare una tradizione e sviluppare, anche se piano e con sacrifici, un piccolo indotto economico.
Quella che viene coltivata e raccolta sulle colline del mio paese nel salernitano è la famosa Nocciola di Giffoni IGP, conosciuta come la “tonda” e scelta per la preparazione di prodotti dolciari di qualità superiore e grazie alla sua forma perfettamente rotonda e la sua consistenza polposa è soprattutto destinata al consumo diretto.
La nocciola è un prodotto molto importante per l’economia dei territori in cui viene coltivata. La Campania è la prima regione italiana nella produzione di nocciole e nella provincia di Salerno il 90% circa della produzione è costituito dalla Tonda di Giffoni, tanto che sono nati enti che sostengono la coricoltura attraverso politiche agricole e sviluppano piani di marketing e di divulgazione per la valorizzazione del territorio e del prodotto. Tra questi l’Associazione Nazionale Città della Nocciola.
La Nocciola è anche la protagonista di uno degli eventi gastronomici più importanti della Campania, la Sagra della Nocciola e del Cinghiale, che si tiene quest’anno dal 31 agosto al 2 settembre (e da ben 28 anni), presentando la bontà di questo frutto, grazie alla maestria delle persone di Gaiano che si dedicano alla preparazione di dolci artigianali cotti nei forni a legna. Ho scambiato due chiacchiere con Donato Celenta del Circolo Culturale “Gerardo Pecoraro”, organizzazione no profit regista dell’evento e ci ho messo un po’ della mia esperienza, visto che per anni ho fatto parte di questa fantastica organizzazione, per farvi conoscere meglio questa che, nel proliferare di sagre e feste di paese, può essere considerato un vero e proprio evento di turismo gastronomico, anche se limitato a pochi giorni.
Oltre alla degustazione del prodotto, qual è l’aspetto legato al territorio che il Circolo Pecoraro vuole trasmettere con questa sagra?
Attraverso questo evento ci impegniamo da anni a trasmettere alle nuove generazioni il valore delle tradizioni legate al territorio e al prodotto. Il successo non viene smentito visto il coinvolgimento di tanti ragazzi che rinunciano agli ultimi giorni di mare per organizzare la sagra, momento di incontro e di gioia. Tanti sono stati anche i ragazzi che si sono appassionati alla cucina. Sottolineo che tutto è fatto senza ricevere compenso, cosa che valorizza ancora di più l’impegno di questi giovani.
Conoscendone il successo di pubblico e la qualità dei prodotti offerti, pensi che da questo evento possa nascere un indotto economico per il territorio?
Da diversi anni molti di noi si sono adoperati a tal proposito e proprio nel Marzo del 2010 è nata una società “La Tonda” che si occupa, appunto, della trasformazione della nocciola. Certo le difficoltà sono tante ma è un primo passo verso qualcosa di concreto.
Smuoviamo le acque. Cosa non viene fatto dalle istituzione per far avvenire quanto detto sopra? Pensi che nel mare magnum di sagre e feste di paese, la sagra della Nocciola e del Cinghiale sia considerata una delle tante e quindi non meritevole di ulteriore interesse da cui far partire qualcosa di più importante per il territorio?
Come ti accennavo in precedenza, qualcosa si è mosso! Il problema forse non è nelle istituzioni in sé per sé, ma in una situazione economica generale in cui non è facile muovere grandi capitali. Molti dei giovani che compongono la società accennata in precedenza, hanno dovuto compiere comunque uno sforzo economico importante. Spero per loro che riescano il prima possibile a raccogliere i frutti dei loro sforzi. Faccio loro a nome di tutti un grande in bocca al lupo.
Invitaci alla Sagra e consigliaci delle specialità!
L’invito è d’obbligo! Spero possiate passare con noi delle piacevoli serate in una atmosfera suggestiva che il nostro paese riesce a regalare. Abbiamo fatto il possibile per rendere le nostre strade ancora più stupende. Inoltre ci sono le nostre specialità: i dolci alla nocciola sono una vera leccornia!!! Dal croccante alle “scozzette”, dai cannoli alla crema di nocciola ai più classici Roccocò, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non solo dolci, però! Al gusto delicato della nocciola abbiamo abbinato il sapore gustoso del cinghiale.Vi consiglio i fusilli al ragù di cinghiale servito nel caratteristico tegamino in terracotta oppure il panino con lo spezzatino in umido (spezie e vino bianco). A me già è venuta fame…vi aspetto!
Passione, impegno e tanta voglia di conservare le tradizioni intorno ad un prodotto che oltre ad essere buono per il palato ha anche proprietà nutritive. Chissà se lo sapevate!
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