Ore 8.25 di un lunedì come tanti. Il traffico, il sonno, poca voglia di andare in ufficio. Accendo la radio e metto su radio 101… e cosa sento?
La voce dello speaker che pubblicizza Estathè con… udite, udite… le castagne! Ebbene sì, questo è il consiglio. Sono rimasta un po’ a pensarci e poi ho deciso di scrivere questo micro intervento.
Tecnicamente si chiama destagionalizzazione di un prodotto.
Ovvero la Ferrero sa che la sua bevanda al gusto di thè viene venduta prevalentemente nelle giornate estive. Il nome stesso racchiude le parole estate e thè e il logo richiama nella parte non scritta le tende di un ombrellone di un chiosco estivo.
Se ci pensate la pubblicità in tv punta molto sulla capacità rinfrescante dell’Estathè, si sente chiaramente il rumore della cannuccia che fora la superficie del contenitore e il bel sospiro di soddisfazione del teenager di turno che lo beve.
Nell’estate 2012 la Ferrero ha anche inserito nello spot un antipatico toscano che chiedeva puntigliosamente al cameriere una insalatina dell’orto, con l’olio “così e cosà”, ma che sembrava completamente perso al momento di ordinare la corretta bevanda da abbinare al suo pasto da intenditore. Per fortuna una simpatica ragazza, se non erro, interveniva per aiutare il puntiglioso buongustaio suggerendo di bere il thè con l’insalata.
Bene, che ne pensate voi? Funziona? Vi dico la mia.
Secondo me l’operazione va bene, è un tentativo fatto a regola d’arte, un modo per suggerire al consumatore che il valore del prodotto va oltre alla capacità di dissetare in estate, ma che è adatto ad una dieta equilibrata e va benissimo anche in autunno con le castagne. Io rabbrividisco all’abbinamento.
Peccato che l’idea mi faccia rabbrividire.
“FACCIO OUTING” BEVO ESTATHÈ …
Faccio outing e vi dico che io bevo estathè al gusto di thè verde, mi piace e me lo bevo fresco, ma pretendere, anche solo immaginare di abbinarlo al pranzo della domenica mi lascia a bocca aperta.
Perché?
Perché è una bevanda da pomeriggio, una che ti disseta mentre mangi un panino magari, ma l’abbinamento con i pasti principali non solo lo trovo poco gustoso, ma anche poco sano e se anche i gusti son gusti, vi prego, non fatemelo passare come una cosa sana da insalata con scaglie di grana pregiato e aceto balsamico stagionato di Modena. Insomma, ritengo che la cosa peggiore sia proprio tentare di vendere una bevanda junk food per un prodotto di qualità per la dieta.
E voi che ne pensate di tutto questo? Vi lascio il sito dell’Estathè, è un sito veramente ben fatto, colorato e potenzialmente molto virale. Se vi interessa, possiamo tornare su questo argomento, ma nel frattempo, ditemi come era l’Estathè con le castagne!
Sito Estathè
Michela
11 anni fa | 11-10-2012
Purtroppo ultimamente troppi prodotti vengono fatti passare per sani quando sono del tutto junk food, vedi ad esempio McDonald’s che a Londra tappezza le vetrine dei suoi negozi con la parola “healthy”.
Questa dell’Estathè mi è nuova e sapere che lo pubblicizzano come prodotto sano mi fa rabbrividire tanto quanto sentire la tata Lucia che su La7, rivolgendosi alle mamme, pubblicizza Nutella per la colazione dei bambini, il cuoco della nazionale e la colazione dei campioni con Nutella, le merendine Kinder per una sana ed equilibrata colazione e così via.
Ma credo che il massimo si sia raggiunto con la sponsorizzazione delle Olimpiadi di Londra 2012 da parte McDonald’s e CocaCola. Cosa c’è di più sano per uno sportivo di mangiare un McChiken e bere mezzo litro di Coca? 😉
Un consiglio: carne, pesce, frutta, verdura, frutta secca, acqua e un bicchiere di vino rosso!