Oggi inauguriamo un nuovo spazio all’interno di Assaggi 2.0, spazio dedicato alle aziende del settore ristorazione e ai produttori food&beverage che fanno del web il canale principale di comunicazione e soprattutto lo “sanno usare” per costruire relazioni che vanno aldilà dell’uso come “piazza in cui lanciare l’offerta del giorno”. Aziende messe su da giovani imprenditori che guardano ad internet come un’opportunità, come un mezzo per far crescere la propria attività grazie anche al contributo e alle idee che provengono dal proprio pubblico. Tutto questo senza farmi mancare l’esperienza di assaggiare ciò di cui parlerò.
Per iniziare dedichiamo una pagina ad una start –up fiorentina, che è molto più di una paninoteca.Quando al Fuori di Taste abbiamo conosciuto Il Panino Tondo abbiamo subito pensato che fosse il nostro caso food 2.0 perfetto. Giovani, smart e soprattutto social.
Facciamo un po’ di domande a Samuele, proprietario e chef unconventional del Il Panino Tondo, che tra un hamburger e un bagel esce fuori a salutare i suoi clienti/amici.
Com’è nata l’idea di Il Panino Tondo?
L’idea del Panino Tondo è nata dalla semplice e naturale voglia di poter mangiare un buon panino ordinandolo direttamente da casa o in ufficio.
Questo concetto primario doveva però essere sostenuto sia da un’immagine giovane, semplice e divertente che da una solida base fatta da ingredienti sani, genuini, etici e che potessero in parte sostenere il commercio cittadino.
I nostri menù vogliono (o almeno ci piacerebbe che…) considerare i diversi piani della piramide alimentare, implementati secondo il nostro modo di vedere la nutrizione fast-food; pertanto verdure (e quindi perché non considerare tutto il mondo del vegetale al 100%e magari anche biologico?), pane,carne, formaggi e condimenti tutti rigorosamente scelti e controllati, proveninti solo dal commercio locale.
Eco-friendly, prodotti bio in vetrina che con il radicamento al locale per l’acquisto degli ingredienti dei vostri panini diventano punti di forza della tua attività. Hai mai temuto di poter essere considerato il “solito fast food”?
Teniamo molto all’etica e ai nostri principi per cui vorremmo ricevere il solito trattamento che noi offriamo (penso che se ognuno di noi trattasse il prossimo come se stesso, vivremmo molto meglio); ecco perché quando vado a comprare la carne o la verdura la compro come se lo dovessi fare per me.
Certo che ho temuto di essere considerato il solito fast food (e ancora ci sono persone che lo possono pensare), ma non me sono mai curato perché quando in coscienza senti di non esserlo, il problema non te lo poni o se non altro non da quel punto di vista.
Cerchiamo in ogni maniera di dimostrare alle persone che a Firenze esistono anche delle realtà che prendendo forza dalla tradizione, riescono con delle ricette semplici (e magari anche stuzzicanti) a tirare su un commercio etico, moderno e giovane.
Una delle cose che ci ha colpito è l’utilizzo dei social network e la vostra interazione davvero friendly sia on line che off line. Com’è composto il tuo team social e il team cuochi.
Il mercato si sta sempre più evolvendo con cambiamenti sempre più frequenti; adesso la comunicazione avviene per lo più via Social Web e quindi quale miglior maniera di integrarsi con migliaia di utenti che vogliono acquistare, mangiare, parlare, divertirsi… ma anche criticare, correggere, aiutare.
Deve essere uno scambio biunivoco, ecco perché ci teniamo parecchio alla correttezza, sia di un volantino e che di un tweet e facciamo molta attenzione ai feedback.
Nel nostro centralino è prevista una persona che cura quasi esclusivamente questo aspetto sociale e si integra con uno staff di quattro cuochi che oltre alla professionalità e esperienza dispongono dell’ “amore” per le cose che fanno.
Sono una forte sostenitrice del fatto che nel cibo ritrovi anche le emozioni di chi cucina. tu cosa ne pensi?
Tutto quello che si prepara (penso in generale per chi ama il cibo) deve essere fatto con amore e passione, con l’umore della passione e della creatività, con la tecnica e la pazzia. Per quanto ci riguarda, al Panino Tondo, mettiamo veramente tutto noi stessi in quello che facciamo, nel bene e anche con degli sbagli (fortunatamente sono molto pochi),siamo esseri umani, pertanto un errore significa che quello che produciamo è realmente fatto al momento.
Quello che più mi piace della nostra cucina è che ancora ci emozioniamo a secondo di quello che dobbiamo fare per come lo dobbiamo fare, e probabilmente questo lo lasciamo trasparire così tanto,che anche i nostri clienti lo percepiscono e lo apprezzano.
Grazie al Taste abbiamo conosciuto attraverso il marketing de La Molina i ragazzi che producono le birre MOA; le abbiamo sperimentate con i nostri hamburgers e ci siamo accorti che per quanto siano un prodotto più di nicchia, sono molte apprezzate.
Riviera nasce dalla voglia di primavera, di mare, di formaggi che possono abbinarsi alla carne, di basilico, di olive e di qualcosa che possa esaltare questi sapori…magari dal retrogusto leggermente amarognolo… quindi MOA!
E poi la IPT card? Cos’è e come funziona.
IPT card significa una carta fedeltà, per dimostrare con fatti che per noi fidelizzare un cliente vuol dire ringraziarlo.
E’ una tessera a punti, cumulando i quali si ottengono premi o sconti…. Quindi cosa aspettate ordinate e richiedetela!.
Tre motivi per mangiare un Panino tondo e non il solito hamburger.
E’ divertente solo il doverlo ordinare…
E’ sano e genuino.
E’ la soluzione ideale sa per la pausa pranzo in ufficio che per una cena quando non si ha voglia di cucinare o si vuole invitare degli amici…
E dopo avervi stuzzicato l’appetito vi lascio un po’ di briciole del gustosissimo panino mangiato da Samuele. per poterlo fare anche voi…sono come Pollicino ma in versione 2.0.
Il Panino Tondo,
via Montebello 56, Firenze (Borgo Ognissanti)
tel 055 53 85 465
Web: www.ilpaninotondo.it
Facebook: panino tondo
Twitter:@paninotondo
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