Turismo ed enogastronomia, binomio vincente che anche in un periodo di contingenza economica non favorevole, per Pasqua si è assistito ad un calo del 20% delle prenotazioni di hotel e strutture alberghiere, riscuote ancora il suo successo e registra numeri importanti.
Lo scorso weekend sono stata in Umbria, di nuovo con un coupon ( il mio primo esperimento deal-ristorante lo trovate qui). Avevo acquistato il coupon a Novembre e prenotato subito per il primo (e ultimo) weekend disponibile a marzo, poi parte l’alta stagione e difficilmente si accettano prenotazioni di questo tipo. La destinazione era Lago Trasimeno, a 14 km da Castiglione del Lago. L’Umbria, il cuore verde dell’Italia anche se in realtà eravamo molto più vicini alla Toscana e alla provincia di Arezzo. Un accenno alla mia sistemazione va fatto. La struttura dove abbiamo pernottato, Le More e i Gelsomini, è deliziosa. Un vecchia cascina che oggi accoglie su un bel poggio soleggiato deliziosi appartamenti, arredati con cura e compresi di tutti i confort. Gentilissima la receptionist Simona, che ci ha consigliato ristoranti (noi siamo stati al ristorante Monnalisa dove abbiamo mangiato delle lasagne fatte in casa buonissime), luoghi da visitare e cosa mangiare nei dintorni.
Così seguendo un po’ i suoi consigli e andando anche un po’ a naso, abbiamo scoperto questa parte di Umbria e assaggiato dei sapori della sua terra. Abbiamo potuto assaporare, nelle soste lente in questi piccoli borghi affacciati sulle acque del Trasimeno, le suggestioni di luoghi ancora non troppo affollati, tra rovine etrusche e piccoli borghi, ognuno legato a tradizioni e produzioni enogastronomiche. A Passignano sul Trasimeno, gustando la torta al testo con prosciutto, una sorta di focaccia cotta nel coccio, tipica dell’Umbria, ci siamo persi a guardare i pescatori che seduti in riva al lago, aspettavano con pazienza di riempire le proprie ceste di carpe, tinche e lucci, base della zuppa del Trasimeno, prelibatezza per gli amanti del pesce lacustre.
Nel nostro tour intorno siamo giunti a Città della Pieve, che ci ha regalato un panorama mozzafiato sulla Val di Chiana, il monte Amiata e i monti Sibillini. Città della Pieve è invece la Città dello zafferano. La preziosissima pianta è tutelata dal consorzio Alberto Viganò “Il Croco di Pietro Perugino – Zafferano di Città della Pieve e viene venduta esclusivamente in fili per preservare la sua qualità.
Borghi silenziosi, vicoli deserti. Provavo ad immaginare fra qualche settimana quanta gente ci potrà essere. Sicuramente questo è un bel periodo per vivere l’autenticità di questi posti. Pensi all’Umbria e viene in mente Assisi, Gubbio o Spoleto. Difficilmente pensi a questa parte di Umbria, un po’ più nascosta ma su cui la regione investe tanto e che dalla primavera in poi diventa scenario di eventi in costume e fiere di grande interesse.
L’ enogastronomia regionale però, secondo una ricerca condotta dalla Regione Umbria, non è il motivo prevalente di viaggio ma si presenta come un potenziale importante per la regione. “I turisti non arrivano in Umbria per fare turismo enogastronomico ma, dopo aver scoperto la genuinità dei piatti, ritornano volentieri”. La regione però investe tantissimo in questo settore attraverso la valorizzazione delle strade del vino e dell’olio da percorrere obbligatoriamente per raggiungere i borghi più belli e suggestivi. Condivido questo pensiero perché la sensazione che abbiamo avuto è stata la stessa.
Dal punto di vista social e marketing turistico, premettendo di non essere proprio ferrata sull’argomento vi segnalo questo portale iliveumbria. L ‘Umbria multidevice, su maglietta, portale e applicazione. Una piattaforma che attraverso una maglietta, uno smartphone e l’utilizzo della AR (augmented reality) comunica la regione e i suoi eventi. La regione Umbria si fa notare molto per l’utilizzo di App e dell’importanza data ai social network per raccontare il suo territorio. Un territorio ricco di cultura, di storia e di religiosità. E dal nostro punto di vista di Comunikafood anche di cose buone da mangiare e da scoprire grazie alla sapiente l’integrazione tra tradizioni culturali e sapori tipici.
Magari Alessio Carciofi protagonista di Umbriaontheblog potrà dirci di più!
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