C’era una volta la ricetta della nonna, che si tramandava alla mamma e poi a noi figlie che le abbiamo provate, “aggiustate”, magari gli abbiamo dato un tocco “contemporaneo” per poi ritornare a quella originale che aveva stupito così tanto gli amici. Noi che da bambine, dopo aver pasticciato con la mamma e il suo impasto per la pasta fatta in casa,prendevamo il pongo colorato e facevamo la stessa cosa, oggi che siamo diventate un po’ geek la ricetta la prendiamo sul web.
La ricetta della nonna, custodita e scritta a penna sul quaderno a righe, ora è la ricetta del foodblogger (volontariamente uso il genere maschile perchè non voglio categorizzare il fenomeno come una cosa da “donna”), che ha voluto condividere la sua esperienza culinaria, la sa comunicare e con costanza da consigli a chi si accinge a provare la ricetta sul web.
Il problema è che però a volte le perdi. Magari le hai viste sul tuo tablet, che intanto ha sostituito le enormi enciclopedie e raccolte presenti in tutte le cucine fino a qualche anno fa, poi hai chiuso e non l’hai salvate. Come risolvere il problema? Ci ha pensato Ricette 2.0. Qui potete leggere il post di Daniele sul progetto che da blog è diventato un libro che raccoglie le ricette di alcuni foodblogger e ci aiuta a districarci nel mondo delle ricette on-line.
Un giorno me lo ritrovo nella cassetta della posto.La copia che mi è stata inviata per testarne l’usabilità, la coerenza e che mi ha fatto incontrare tre delle foodblogger che sono state scelte per realizzare questo progetto. Esperienza, condivisione e relazione grazie al cibo!
Dall’antipasto al dessert 2.0, sfogliando questo libro non resta che scegliere cosa realizzare per la tua cena, se vuoi dedicarti a qualcosa di nuovo e sorprendente o vuoi fare qualcosa di semplice e veloce dopo una giornata di lavoro. Le indicazioni ci sono tutte. Soprattutto c’è il riferimento ai blog da cui sono tratte queste ricette, cosa che ti permettono di entrare in contatto coni creatori di queste bontà! Compri una rivista patinata, provi un piatto e non ti riesce? A chi chiedi consigli sul miglioramento? A nessuno…allora ci rinunci. Io invece ho provato a fare i frollini al reviggiolo aglio e timo, non mi sono riusciti. Chiedo consigli e Donatella, che dalla sua pagina Facebook mi risponde:
Ciao Anna,
mi dispiace che la ricetta non sia riuscita 🙁
L’impasto non è come la normale pasta frolla ma è più morbido ma non tanto da attaccarsi alle mani… Magari può dipendere dallo spessore o magari dalla cottura,non tutti i forni sono uguali e magari la tua temperatura rispetto alla mia è un pò più alta… Magari prova a farli cuocere meno…
Aspetto di sapere se è andata meglio
Proprio come sarebbe accaduto con la mamma! A La cucina di qb chiedo consiglio per gli abbinamenti (ho scoperto il riso rosso abbinato al filetto di maiale in cocotte e alla cipolla di Tropea, un piatto pieno di elegante e sorprendente) , soprattutto ho celebrato il successo del cake marmorizzato di Fudgella che dopo tre giorni era come appena sfornato. Ho toppato con troppo zucchero per il budino all’arancia di Exeigousto. Era la prima volta che mi cimentavo in questo dolce.
Ecco la bellezza di Ricette 2.0. Il primo libro di ricette che è un’esperienza di condivisione con chi quelle ricette le ha create, sperimentate e provate sul serio. Come quelle del famoso quadernino di cui vi parlavo sopra.
Io adoro le foodbloggers (stavolta uso il genere femminile per comodità, non me ne vogliate maschietti, lo so che siete bravi!) e le ammiro. Una delle tante, non presenti in questo libro è Francesca Gonzales, che ho avuto modo di conoscere su facebook ed oggi a seguo con molto piacere su Spadelliamo Insieme. Sono mamme e lavoratrici che dopo una giornata di lavoro amano condividere la loro passione con noi che amiamo cucinare e per chi è alle prime armi. Dedicano tempo a sperimentare, fotografare e soprattutto ad ascoltarti come è successo a me.
Ricette 2.0 è libro di ricette dal lato umano, che merita la giusta visibilità, forse molto di più di quello avuto dai tanti libri che nascono da programmi televisivi e che incrementano le casse di case editrici e giornaliste che si improvvisano cuoche.E poi e con il web non hai molta dimesticheza gli autori non si sono dimenticati nella prefazione di inserire una piccola guida alle parole usate nell’intro.
Senza dimenticare la bontà dell’acquisto e della donazione di un euro su ogni copia venduta al Banco Alimentare.
Speriamo di avere presto una nuova edizione. Io lo definisco un libro in divenire, un libro quasi infinito, come tutte le possibilità che hai in cucina, mettendoci amore e fantasia.
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