Ma i bloggers chi sono? E perché un’azienda decide di parlare con loro o attraverso loro?
I bloggers osservano, scrutano, approfondiscono ciò che li circonda e li viene mostrato. Poi, attraverso le loro parole descrivono, raccontano e condividono!
Parlano attraverso foto, video e racconti, con un approccio diretto e immediato, un linguaggio colloquiale che mette chi li ascolta a proprio agio, pronti a poter esprimere il proprio giudizio in merito. Raccontano delle loro impressioni, delle esperienze legate a particolari temi ed argomenti e magari danno consigli che coinvolgono il lettore in una vera e propria discussione sull’argomento.
Attraverso i social network connessi ai loro blog condividono flussi continui di immagini, status e registrazione di luoghi visitati, coinvolgendo una macchia sempre più vasta di persone, che commenta e condivide a sua volta con la propria cerchia di amici.
Una diffusione a macchia d’olio dunque potenzialmente infinita.
Il blog diviene in tal modo un forte mezzo di comunicazione e propaganda relativamente ad uno specifico argomento che il blogger ha deciso di trattare, un luogo dove accettare e chiedere consigli, opinioni, incassare critiche e far fruttare suggerimenti.
E quindi perché un’azienda decide di interagire con dei bloggers?
Semplice, farsi conoscere mediante la pubblicità statica è uno strumento meno diretto, il consumatore non interagisce e può solo accogliere il messaggio pubblicitario così viene presentato “per bocca dell’azienda”.
Inoltre occorre considerare “SE IL MESSAGGIO VIENE ACCOLTO”!
Secondo un indagine condotta dalla ACNielsen la percentuale media di ricordo degli spot pubblicitari visti in tutta la vita da un consumatore è scesa dal 34% nel 1965 ad appena il 2,21% nel 2007, questo a causa del bombardamento di spot pubblicitari al quale quotidianamente siamo sottoposti.
Inoltre il blogger racconta a chi lo ascolta ciò che ha visto, vissuto ed appreso, in maniera limpida e libera, il che potrebbe rappresentare per l’azienda un’arma a doppio taglio…feedback positivi laddove ce ne sono ma anche il rischio di una pubblicità negativa laddove la blogger experience è stata tale!
Per questa ragione dunque un’azienda può riscontrare utile l’utilizzo di mezzi alternativi per farsi conoscere e al contempo interagire con i suoi clienti, raccogliendo attraverso i vari blog le loro opinioni, i loro giudizi, suggerimenti e critiche relative a scelte aziendali ed offerte di prodotti.
Le aziende possono creare una corporate blog, come “questi ad esempio” citati come casi di successo, o affidarsi ad un gruppo di bloggers invitati a conoscere e giudicare un’azienda dal di fuori, magari provando un panel di prodotti o invitandoli a giungere in missione presso la loro sede aziendale.
E questo è ciò che ha scelto di fare l’Azienda Acque Sant’Anna, invitando un gruppo di blogger presso la loro sede di Vinadio lo scorso 5 e 6 Luglio in occasione del Sant’Anna Blogger’s Day per far conoscere da vicino, far vivere l’azienda, le scelte adottate e poi lasciare libero spazio a commenti e condivisioni!
Una bella scelta alla quale Comunikafood ha potuto partecipare con parte del suo staff! 😉
Volete sapere dell’azienda e di come un bene comune come l’acqua finisce per essere imbottigliata e venduta a marchio Sant’Anna?
Il motto è sempre lo stesso…SEGUITECI!;)
In questi giorni ve lo racconteremo!
Intanto vi invito a conoscere la Sant’Anna Bio Bottle raccontata da Valeria e…vi anticipo qualcosina di questa nostra esperienza con questo bellissimo video realizzato da Gennaro Fontanarosa, un nostro compagno di viaggio in questa avventura! 😉
Sant’Anna Bloggers Day | 5-6 luglio 2013 from Gennaro Fontanarosa on Vimeo.
Sant’Anna Bloggers Day | 5-6 luglio 2013 from Gennaro Fontanarosa on Vimeo.
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