Durante il periodo natalizio avviene uno strano fenomeno sul web, si concentrano le ricerche sui motori di ricerca della famosa chiave di ricerca:
Cesti natalizi
Guarda questo grafico
Il fenomeno, oltre a generare il mio interesse commerciale, mi ha permesso di fare delle osservazioni in merito.
Ho fatto un po’ di analisi e ricerche online e ho cercato di analizzare come si muovono le aziende.
La situazione attuale è davvero curiosa, ci sono pochi reali player del mercato che si posizionano meglio di altri.
Se cerchi “cesti natalizi“, o “cesti di Natale“, su Google avrai la visuale delle immagini sotto:
Come puoi osservare sulla destra in alto, si posizionano quei siti e-commerce che si sono connessi a Google Shopping.
In alto a sinistra, sopra le ricerche organiche, trovi gli annunci Adsense. Aziende che hanno acquistato parole chiave con lo scopo di posizionarsi meglio sui motori di ricerca, ottenere visibilità e aumentare la possibilità di vendita.
Sotto questi annunci trovi le ricerche correlate alla chiave di ricerca stabilita, cesti natalizi, o cesti di Natale.
Adesso ti spiego cosa succede e perché la prima pagina di ricerca si costruisce in questo modo.
Per ottenere visibilità online devi investire in pubblicità. Questa può avvenire sotto forma di annunci di testo (vedi annunci sponsorizzati nelle immagini), tramite la connessione a Google Shopping oppure tramite l’indicizzazione dei contenuti correlati alla ricerca.
In tutti i casi devi fare un investimento.
Se acquisti pubblicità devi investire acquistando parole chiave, se vuoi indicizzare il tuo sito meglio di altri devi investire in contenuti, quindi o investi tempo, avendo le competenze di scrittura per il web, o investi denaro acquistando contenuti da altri che scrivono per te.
In merito a questo fenomeno appena descritto ho provato ad ipotizzare uno scenario possibile.
Se fossi un rivenditore di prodotti tipici alimentari e volessi creare dei cesti natalizi da vendere online dovrei comportarmi come segue:
Calcolare i costi del prodotto, ipotizziamo che fare un cesto natalizio mi costi 70€ tra prodotti e packaging.
Investire online significa dover calcolare un possibile guadagno in base all’investimento.
Per questo motivo ipotizzo di fissare un prezzo di vendita a 129€, con un possibile guadagno di 59€ per ogni vendita.
Adesso vi mostro delle analisi di ricerca, effettuate tramite Google, le proiezioni dei numeri li puoi visualizzare nell’immagine di seguito.
Come puoi osservare dall’immagine c’è una stima di traffico medio, rappresentato dai numeri 3600, 590, che sono il volume di ricerca medio mensile delle due chiavi di ricerca analizzate.
La cosa che però vorrei evidenziare è la distribuzione delle frequenza che si concentra principalmente nel mese di dicembre.
Questo significa che la maggioranza delle ricerche, circa 20.000 nel caso di “cesti natalizi” e 3.500 per “cesti di Natale”, avviene in prossimità dell’evento. Diventa quindi necessario prevedere un investimento promozionale suddiviso in 2 step.
Il primo step di investimento serve per la visione a lungo termine, quindi un investimento fatto per indicizzare meglio i contenuti del sito e ottimizzazione delle immagini, testi, titoli, descrizioni.
Il secondo step di investimento, invece, prevede l’acquisto di parole chiave per gli annunci in prossimità del mese di dicembre. Va fatta una programmazione promozionale su motori di ricerca e comparatori prezzi. Con il fine di ottimizzare il tasso di click sul sito.
Dalle statistiche di Google emerge anche un ipotetico costo per click per le parole chiave desiderate.
Il costo per click consigliato è di circa 0,84€ nel caso di cesti natalizi e 0,69€ per cesti di Natale.
Questo significa che se voglio ottenere 1.000 visite al mio sito devo prevedere un costo variabile tra 690€ e 840€.
Avendo considerato un ricavo di 59€ su ogni cesto venduto, devo ipotizzare la vendita di almeno 15 cesti per rientrare dell’investimento promozionale.
Considerando che il tasso di conversione medio, quindi il numero di acquisti medio, per un sito e-commerce varia tra lo 0,5% e l’1% possiamo preventivare che su 1.000 accessi al sito posso generare tra le 5 e le 10 vendite.
Questo ragionamento farebbe ipotizzare un investimento fallimentare, ma prima di fare delle conclusioni affrettate direi di ragionare meglio su alcuni punti.
Prima di fare un prezzo di vendita analizza la concorrenza. Negli acquisti online, uno dei parametri di valutazione è il prezzo. Le persone acquistano se c’è vantaggio economico. È possibile pensare ad un cesto più “semplice” che costi di meno o che offra un valore aggiunto basato sui prodotti al suo interno.
Analizzate le soglie di mercato, stabilito il prezzo ideale di vendita, calcola il tuo guadagno su ogni cesto venduto, proprio come fatto nell’esempio sopra. Analizza il volume di ricerca, in questo caso principalmente quello di dicembre, e stabilisci la tua soglia di raggiungibilità.
Ad esempio, per raggiungere 15.000 visite al sito, quanto devo investire e quanto posso guadagnare?
Prima di fare un investimento devi tenere in considerazione dei *numeri bussola*, cioè dei numeri basati su delle statistiche generali che ti servono per orientamento, tra questi c’è il tasso di conversione medio che oscilla tra lo 0,5% e il 2%.
Questa è una stima che può essere ottimizzata, ma va studiato caso per caso la soluzione più adatta per ottimizzare questa stima.
Il costo per click medio, quello che abbiamo osservato prima, è una stima che Google offre basata su dei dati medi. Quindi, questo non significa che il costo reale per click è di 0,84€ e 0,69€ , chi sa usare Adwords riesce ad ottimizzare proprio questi costi, ragionando magari su strategie di annunci con chiavi di ricerca correlate a quelle principali, che magari costano meno pur avendo un traffico minore di ricerche.
Inoltre, il costo per click è inversamente proporzionale alla capacità di investimento. Esempio, se investi 1.000€ sulla chiave di ricerca cesti natalizi hai un costo per click di 0,84€, ma se investi 10.000€ sulla stessa chiave di ricerca questo costo per click si abbassa.
Il motivo di questo fenomeno è dovuto a più fattori, tra i tanti il fatto che se investi di più ottieni più click e Google ritiene più opportuno privilegiare gli annunci che sono più cliccati. Immagino capisca da solo il motivo.
È sempre così semplice?
Ovviamente no, serve il controllo dello strumento ed esperienza nel saperlo usare con cura.
Vendere online può diventare una scommessa basata su delle statistiche, per cui devi imparare a ragionare con un’ottica diversa dalla vendita tradizionale fatta in presenza.
Se hai delle considerazioni o domande da fare in merito puoi farlo lasciando un commento.
mauro
11 anni fa | 11-11-2013
Ciao Daniele quando scrivi: Questo ragionamento farebbe ipotizzare un investimento fallimentare
Quando e come possiamo definirlo un successo? L’articolo è davvero interessante sopratutto per avvicinare il settore alla vera promozione, ma non c’è un esempio di successo o sbaglio?