Questo articolo nasce a seguito delle numerose richieste che ricevo via e-mail o con contatto diretto di produttori e imprenditori del settore alimentare che cercano di trovare nel web un “modo” veloce per promuoversi senza, e sottolineo senza, anticipare soldi, semmai pagare a commissione qualcuno o qualcosa che li metta direttamente in contatto con buyers, distributori, acquirenti, gruppi d’acquisto etc.
Non è una critica, anzi, comprendo perfettamente il loro disagio, spesso frustrazione, talvolta anche disillusione a seguito di tentativi di investimento andati male, ma il punto della questione che provo umilmente a spiegare loro, e quindi oggi provo ad articolare per iscritto, è che il web NON serve a niente se a monte non c’è progettazione, un focus di obiettivi ed una metodologia di lavoro anche interna all’azienda.
Alla loro domanda secca dei produttori di aziende alimentari è:
Si possono ottenere risultati investendo online?
La mia risposta è
Sì, a condizione che segui un processo ed una metodologia operativa pertinente ed adeguata alla tua dimensione commerciale.
Si possono intercettare importatori online?
Premesso che un importatore si muove principalmente su “canali referenziati” e con accordi commerciali, spesso non sostenibili per una piccola azienda;
La risposta è
Sì, certo, che sì, ma sicuramente l’importatore non ti sceglierà perché hai una pagina facebook, o perché hai un sito web che hai pagato un sacco di soldi. Le probabilità che un importatore ti sceglierà aumenteranno se sarai in grado di essere “più vicino” ai suoi bisogni.
Essere vicino ai suoi bisogni significa:
- Partecipare a fiere di settore (Sempre che la tua azienda sia pronta a farlo)
- Utilizzare sistemi di pubblicità online geolocalizzando e profilando il target di riferimento.
- Costruire un percorso dentro il quale “guidare” le persone verso il contatto
- Essere presenti online dove sono presenti loro, community, Linkedin, portali specializzati
- Raccontare e promuovere tramite video
- Utilizzare i motori di ricerca del Paese dell’importatore che si vuole intercettare, quindi scrivere nella lingua dell’importatore
La domanda che faccio di risposta alla loro è:
Ma sei sicuro che ti serva un importatore?
Saresti in grado di sostenere una trattativa con un importatore cinese, ad esempio?
Molti di loro si limitano a rispondere che gli basterebbe anche “entrare nel mercato tedesco”, ma la verità è che il mercato tedesco non è un paradiso commerciale, anzi, prima che il web desse a tutti la sensazione di “commercio libero” si sono mossi già grandi organizzazioni commerciali per presidiare il mercato.
Oggi, entrare nel mercato tedesco significa avere le ossa forti e “muoversi verso quel territorio” e non semplicemente aprendo un e-commerce vendendo dal paesello italiano.
Ma quindi, alla fine della fiera, conviene o non conviene investire online per promuovere la propria azienda alimentare?
Certo che conviene! Anzi, io invito a farlo oggi, che ci sono ancora poche aziende che lo stanno facendo in maniera “sensata”. Perché il 99% delle aziende si è limitata a farsi fare un sito web senza una logica commerciale, senza seguire regole di posizionamento commerciale online, senza adottare modelli scalabili di pubblicità.
Le aziende alimentari più illuminate investono stagionalmente ad intermittenza, o avendo assunto giovani con l’aspetto nerd affidano loro le sorti della loro “promozione aziendale nel web”, salvo poi lamentarsi che con il web non hanno mai venduto niente.
Ci sono anche gli imprenditori che potrebbero davvero conquistare una leadership commerciale grazie al web, ma si accontentano del piccolissimo ritorno che ottengono grazie all’ avventurosa e sperimentare attività fatta nei primi anni del 2000 che ha portato loro qualche risultato, promettendo un giorno o l’altro di investire in maniera più corposa: perché io ci credo nel web, eh! Ma sai, adesso è un momento difficile, ci sono altre priorità, ma prima o poi mi convincerò a farlo come si deve, voglio solo trovare il tempo per concentrarmi.
Ci sono anche quelli che investono in una progettazione continua, spendono realmente molti soldi, investono nelle loro idee, spesso bizzarre, possono permetterselo e lo fanno.
Questo articolo vuole essere un resoconto di tutto quello che so rispetto al confronto con imprenditori del settore alimentare, esperienze, progetti, alcuni andati bene, altri finiti per mancanze varie.
A parte è da considerare tutti quegli imprenditori seriali che nel tempo hanno saputo investire in strutture e-commerce nel food and wine, modelli e-commerce per servizi di food delivery, costruiti per aggredire un mercato deserto e che oggi si godono il successo della notorietà in attesa che qualche Big Company faccia loro la proposta d’acquisto e riuscire così a godersi il tempo che gli rimane.
Quindi, Come Posso Promuovere la Mia Azienda Alimentare?
Il primo passo da compiere è quello di fare un’analisi strutturata del punto di partenza.
Prima di stabilire se è necessario o meno investire per costruire una struttura e-commerce o affidarsi a marketplace, serve comprendere la sostenibilità di una o dell’altra soluzione rispetto alla tue risorse aziendali ed agli obiettivi raggiungibili.
Prima di definire un piano pubblicitario, serve comprendere COSA sponsorizzare ed A CHI mostrarlo.
Prima di stabilire se investire 50.000€ è troppo o è poco serve capire cosa si può ottenere investendo 50.000€ e soprattutto quali sono le alternative percorribili per raggiungere lo stesso risultato con meno risorse.
Il principale problema che ho riscontrato è la scarsa capacità di saper quantificare un’attività rispetto all’obiettivo.
A tal proposito ho costruito dei calcolatori semplici che almeno danno maggiore concretezza alla chiacchiere.
Cliccando su ogni link verrai mandato sul sito Essereprimi.online che è un sito parte del network da me gestito.
- Come calcolare il ROI
- Come calcolare il costo di un Lead
- Come calcolare l’investimento per aumentare la visibilità su Facebook
- Come calcolare il valore del tuo e-commerce
- Quanto investire in attività SEO
- Quanto investire per acquisire clienti
Spero vi siano di aiuto
Ehi! Aspetta, non ho finito, stavo cercando un’immagine da allegare a questo articolo e mi sono imbattuto con un progetto che ritengo utile segnalare alla luce di tutto quello discusso fino a qui e che trovo pertinente con un modello di promozione “buttom-up”. Il progetto si chiama Mammaitalia ed è una App, ma a parte questo, credo sia interessante il loro modello di permettere a produttori di inserirsi nel network al fine di essere intercettati dagli altre 700.000.000 di italiani nel mondo.
Link: http://mammaitaliafood.com
Giuro che non è una marketta! Spero vi torni utile.
Photo credit: HeinzDS on Visualhunt.com / CC BY-SA
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