PER VENDERE ALIMENTARI ONLINE SERVE PRIMA FARE UN’ANALISI
Se hai deciso di aprire un’attività online e vendere alimentari con un sito web e-commerce, beh, allora può essere utile che prenda in considerazione alcune cose prima di iniziare.
Avviare un e-commerce significa fare impresa
Può sembrarti un “modo” per provare a guadagnare, forse lo era 10 anni fa, oggi, se vuoi vendere alimentari, a prescindere se lo fai solo attraverso un’interfaccia web o se lo fai tramite un negozio fisico, stai avviando un’attività d’impresa. Questo comporta un capitale ed un investimento.
Avviare un e-commerce alimentare per vendere online
Se credi che una volta aperta “una finestra sul mondo” (come si diceva all’inizio delle dot com) le persone riescono a comprare da ogni parte del globo, sappi che non è così semplice. Le normative in materia di commercio UE ed Extra UE sono talvolta sconfortanti per i piccoli produttori, ancor di più per i piccoli rivenditori.
Il mio consiglio è che se vuoi vendere vino in Cina, fai prima ad avviare una società di import export in Cina (con un partner cinese) anziché provare a venderlo dall’Italia.
Oppure, cosa più saggia, costruire un circuito commercial “local”. Costruisci un portale in lingua cinese offrendo info sui luoghi da visitare in Italia, o nella tua Regione/città/paese e offrire loro un percorso di attività commerciali dove assaggiare bontà locali. Con le attività locali crei un’affiliazione dando loro gli strumenti per “vendere ai cinesi” in loco o tramite corrispondenza.
Come realizzare un progetto e-commerce: analisi e report
Per realizzare un progetto e-commerce alimentare ti consiglio di:
- Iniziare con un’analisi del progetto e delle sue potenzialità commerciali [Leggi alcune tipologie di consulenza ? Consulenza e-commerce alimentare]
- Sviluppare un business model rispetto ai progetti già esistenti
- Avere uno staff che vi aiuti a (perché da soli è impossibile gestire un progetto e-commerce):
- Costruire una struttura web efficiente per la vendita
- Pianificare un budget pubblicitario proporzionato agli obiettivi
- Costruire contenuti pertinenti alla propria attività che permettano di farvi trovare tramite i motori di ricerca
- Sviluppare una strategia social costruendo connessioni
Quanto costa avviare un “piccolo” e-commerce alimentare
Se vuoi che ti dica la vera verità allora dovrei dirti che serve analizzare nei dettagli: Cosa, Come, Quando e con Quali risorse intendi iniziare per definire una pianificazione di costi da affrontare.
Se invece vuoi una cifra minima sotto la quale è difficile avviare e sviluppare un’impresa alimentare partendo da un e-commerce, posso semplicemente dirti che se consideri anche solo il costo del lavoro di 2 persone (1 senior ed un junior) che lavorano full time su un progetto dovresti considerare 60.000€ lordi l’anno + costi magazzino (il drop-shipping per iniziare te lo sconsiglio). [Leggi anche ? Come vendere alimentari online senza magazzino]
A questi devi aggiungere:
- Costi struttura web e-commerce a partire da 5.000€ + costi gestione/aggiornamento/assistenza a partire da 2.000€ l’anno
- Se non vuoi un sito e-commerce, ma appoggiarti solo ai marketplace, considera un costo di gestione annuo a partire da 4.000€
- Budget pubblicitario a partire da 15.000€ l’anno
- Costo contenuti a partire da 5.000€ l’anno
- Se i contenuti “pensi” (speri) di riuscire a costruirli tu senza pagare nessuno, sappi che per iniziare devi considerare almeno 300 articoli da 600 parole
- Consulenze varie a partire da 15.000€ l’anno (Seo, Marketing, Strategia Digital, Consulenza Fiscale etc)
A conti fatti, conviene fare un e-commerce per vendere alimentari “solo” online:
A conti fatti, vendere alimentari “solo” online non conviene perché, per quanto se ne dica, i volumi di acquisto sono ancora troppo bassi. È molto più conveniente avviare un’attività itinerante di vendita di prodotti tipici locali.
Alcune percentuali di riferimento per vendere alimentari, sia che lo faccia online sia che lo faccia in altri modi:
Se sei un produttore, considera che il margine di guadagno medio deve essere superiore all’ 80%
Se sei un rivenditore, considera che il margine di guadagno medio deve essere superiore al 40%
Il vero concorrente della vendita di alimentari online è la vendita di alimentari “local” soddisfatta da GDO e mini market.
Non farti illudere da storie di successo online di persone che vendono alimentari partendo da zero (da verificare se veramente è così), la verità è che per scalare realmente le economie di scala serve che il ciclo di vendite sia elevato.
Una realtà molto interessante, invece, è quella del modello di vendita di distanza tramite la formula del credito anticipato. Un caso esemplare è quello del pastore sardo che vende il formaggio facendosi pagare in anticipo la produzione o di un produttore di olio che vende il frutto degli ulivi a persone che lo “curano” a distanza, sovvenzionando anno per anno il raccolto.
http://www.sardiniafarm.com/ (Primo progetto che ha lanciato la formula della vendita a distanza facendosi pagare in anticipo)
Guarda quanti progetti sono nati su questa idea -> Adotta un ulivo
Un consiglio ai produttori per vendere i loro prodotti online
Ciò che potrebbe convenire è l’aggregazione di più produttori che investono online su un portale per promuoversi e che permettano l’acquisto anche attraverso una distribuzione local di una rete di esercenti affiliati.
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