Temi dell’articolo: Vendere online – Ecommerce – Interviste produttori di nicchia italiani
Questo è un articolo dolce e profumato, a cui aggiungo un po’ di colore, il colore che preferite, in base all’evento ed al momento importante che volete ricordate e celebrare. E’ un articolo che profuma di confetto, dolce come lo zucchero che ricopre il suo prezioso interno.
Da Wikipedia leggo che il confetto ha origine araba e l’inventore di questo dolce è un certo dottore Al-Razi che ricopriva le pillole più amare con uno strato di zucchero per renderle più accettabili anche ai bambini.Un po’ come Mary Poppins! Venivano poi utilizzati in segno di buon auspicio come dei coriandoli. In questo caso, al centro del dolcetto non si trovava il nocciolo della mandorla, ma un seme di coriandolo.
In Italia i centri di maggiore produzione sono Sulmona e Andria, quest’ultima famosa anche per i suoi drageés, i confetti con il cuore di frutta secca e mandorle.
La nostra storia su aziende artigianali di successo ci porta proprio in Puglia, a Barletta, per scoprire i confetti di Antonio Maria Arbues. Per immergerci nell’atmosfera favolosa e dolcissima di questo settore ho scambiato due chiacchiere con Mara Dinunno, brand manager dell’azienda pugliese, e continuatrice della tradizione di famiglia.
Ci racconti della vostra storia?
L’azienda è nata più di sessanta anni fa e da circa dieci è avvenuto un cambio generazionale per una nuova verve alla produzione ed alla presentazione di prodotti che ispirandosi alla tradizione ne innovasse il concetto. Partendo da questi presupposti è nato il Brand Antonio Maria Arbues che vuole rappresentare proprio questa filosofia aziendale: tradizione ed innovazione. In questa fase ho contribuito all’ideazione del nome, pensando di dedicarlo ai giovanissimi figli dei proprietari, Antonio e Maria, mentre Arbues è il cognome storico dei titolari.
Qual è il tuo rapporto con l’azienda. Immagino sia a conduzione familiare, ci spieghi quali sono le dinamiche e cone avvengono le scelte di business?
L’azienda è anche la mia famiglia, infatti i titolari sono i miei zii. I nostri rapporti sono molto informali e sostanzialmente improntati sulla collaborazione ed il confronto.Ogni volta che pensiamo ad un nuovo progetto, sia esso confetto o dragée, mettiamo in cantiere qualche giornata di brain storming, spesso anche molto animata.Un aneddoto. Il nome dell’azienda è nato una sera davanti allo specchio mentre mettevo il mascara e scambiavo due chiacchiere con mia zia Angela!
Qual è il rapporto con i vostri clienti? Avete in carico di suggellare il ricordo di un giorno importante. Ci sono delle storie che vi sono rimaste impresse?
Abbiamo tante storie legate al nostro vissuto lavorativo: clienti soddisfatti, collaborazioni interessanti o produzioni particolarmente ispirate. Mi viene in mente di un’azienda vinicola il cui proprietario si era inventato una degustazione, un abbinamento originale ma riuscito fra confetti e bollicine. Gli aneddoti più carini sono quelli degli sposi che nel nostro store vengono accolti e seguiti come in famiglia infatti molti di loro dopo il matrimonio tornano a trovarci ed a ringraziarci.e continuano a sceglierci anche per la nascita dei propri figli ed è bello sentirsi dire che hanno scaturito dipendenza dai nostri confetti e da noi!
Quali sono le sfide del futuro?
La sfida principale è quella della diversificazione di settore: la particolarità dei nostri prodotti, materie prime eccellenti e rigorosamente selezionate ed accostamenti di gusti ricercati, li rende particolarmente appetibili al settore dell’alta gastronomia sebbene il nostro core business resti sempre quello del wedding. Un’azienda come la nostra che fa della qualità il proprio punto di forza purtroppo si trova a fare i conti con il fatto che in Italia, nel settore di riferimento, il confetto ha un tale valore simbolico che travalica la sostanza quindi purtroppo spesso la qualità viene messa in secondo piano. Un prodotto particolare ha la necessità di essere raccontato, spiegato, comunicato e soprattutto assaggiato!
Attraverso social media ed e-commerce l’azienda si propone di arrivare a segmenti precisi di mercato che abbiano le caratteristiche per poterlo comprendere ed apprezzare un prodotto così particolare. il rapporto stretto con il proprio target permette anche di lavorare sul prodotto, analizzando i cambiamenti di gusto e le esigenze del mercato. Mara ci racconta che uno dei prodotti di punta, la confezione “Centrotavola” è nato proprio seguendo i desideri di tante coppie che chiedevano un assortimento dei di prodotti da poter offrire durante la cerimonia alternativo al solito buffet.
A noi di Comunikafood piace tantissimo scoprire questi mondi così aperti alla socialità soprattutto quando il rapporto diventa importante per la co-creazione del prodotto. Ascoltare le esigenze ed in questo caso soprattutto un desiderio.Fino ad ora abbiamo parlato di mercati tradizionali come il vino e prodotti di largo consumo. Quindi social media e product development sembrano essere un binomio interessante anche per il piccolo e non solo per i grandi brand. Noi di Comunikafood vogliamo dare voce a queste aziende dinamiche che si ispirano grazie ai propri clienti. Grazie a Mara, Angela e Domenico che hanno reso dolce il nostro desiderio di scoperta!
**** Quest’articolo è stato scritto a titolo del tutto gratuito. Non siamo stati pagati nè abbiamo avuto prodotti in omaggio.
Se anche tu hai una storia della tua azienda che vuoi raccontarci lascia un commento e ti ricontatteremo.
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