Come scegliere il miele e come conoscere la qualità.
Continua il nostro viaggio tra i mieli d’Italia, dopo l’articolo dedicato ai mieli della Toscana, passiamo adesso alle specialità che ci regala il nostro Sud…
Miele di Arancio – Dal punto di vista della diffusione il miele di Arancio è secondo solo a quello di Acacia. Per la precisione sotto questa denominazione viene raccolto il miele di agrumi misti, dato che è molto difficile avere una zona coltivata completamente ad aranci. Il miele di arancio vero è proprio è per questa ragione molto raro e radicato in aree di Italia particolari.
Luogo storico di raccolta di questo profumatissimo miele sono: la Piana di Catania, la piana di Gioia Tauro e la piana di Sibari.
Quando questo miele è appena raccolto ha un colore giallo paglierino, ma tende a schiarirsi fino ad un bianco lattiginoso nella fase di cristallizzazione. Se la solidificazione è rapida, la sua grana rimanere fine e facilmente solubile, se è tardiva i cristalli sono di grandi dimensioni e difficili da sciogliere. La caratteristica meno gradita di questa monocoltura è la tendenza ad una cristallizzazione non omogenea: la parte bassa del prodotto diventa solida, mentre quella più in alto rimane liquida.
Miele di Ciliegio – Eccellenza della Puglia è un miele profumato dal sapore delicato, che ricorda l’aroma di mandorla. Il miele di ciliegio è tra i più difficili da trovare, perché ha una resa molto bassa e il suo periodo di raccolta è molto breve (aprile). Questo miele si distingue per il colore ambrato o rossiccio ed ha una cristallizzazione media, che avviene dopo due o tre mesi dal confezionamento. Una caratteristica che rende questo miele pregiato è la sua cristallizzazione: i cristalli sono fini e mantengono l’aroma originale, per questo rimane gradevole al palato.
Da segnalare il miele che proviene dall’amarena, dal sapore più marcato e amarognolo. La provincia di Bari si conferma come il bacino di produzione più importante, dato che sono rare le colture concorrenti che fioriscono nello stesso periodo.
Miele di Eucalipto – Prodotto in giugno e luglio e in settembre e ottobre, è comunemente considerato il miele più indicato per curare i disturbi da raffreddamento, mab non ci sono basi scientifiche che attestino questa predisposizione.
Il suo sapore aromatico è descritto come simile a quello della caramella mou con un aroma di funghi secchi. Quando è appena raccolto il suo colore è ambrato e cristallizzando assume una tonalità più vicina al beige. La sua cristallizzazione è molto rapida e compatta. Un grave difetto di questo miele ed è essere soggetto alla formazione di macchie di retrazione lungo la parete esterna del vasetto, con uno sgradevole effetto estetico. L’origine del problema è dovuta alla rapida cristallizzazione, che “restringe” la massa del prodotto creando sacche d’aria. La qualità del miele non viene compromessa, ma come già detto risulta sgradevole al consumatore. I luoghi di produzione sono principalmente Calabria, Sicilia e Sardegna, oltre alla zona attorno a Latina e delle Paludi Pontine.
Miele di Rosmarino – Prodotto in piccole quantità nel Gargano, Lecce e isola d’Elba tra febbraio e marzo. Questo miele ha un gusto così delicato da risultare difficile da riconoscere. Il miele di rosmarino ha un colore molto chiaro, che diventa bianco avorio quando si solidifica. Si apprezza di questo miele l’aroma vegetale e leggero, per quanto sia decisamente dolce. Un difetto che può presentare è l’alta percentuale di umidità, che può portarlo a fermentare. E’ un miele molto raro e difficile da reperire, indicato per i veri intenditori.
Miele di Sulla – Miele prodotto tra maggio e giugno nelle zone costiere della Toscana, Calabria e Sicilia, si caratterizza per il forte sapore vegetale. Il suo colore è molto chiaro, diventa quasi bianco quando passa allo stato solido. Il miele di sulla cristallizza lentamente ed è apprezzato per la grana fine e compatta dei suoi cristalli. Il polline della sulla è anche un indicatore di origine geografica del miele, perché questa pianta leguminosa è diffusa in tutta Italia, ma è molto rara all’estero. Per questa ragione, se analizzando un miele si trovano anche piccole quantità di polline di sulla, si può essere certi che si tratti di un miele prodotto in Italia.
Al prossimo viaggio tra i mieli d’Italia!
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