In Italia l’ape più comune è l’ape ligustica (apis mellifera ligustica), che si distingue dalle altre specie per la docilità, la bassa propensione alla sciamatura e a una buona produzione di miele. Accanto all’ape ligustica, viene allevata anche l’ape siciliana (apis mellifera sicula), dalle caratteristiche simili, ma che si distingue per la peluria nerastra sul ventre e per un’indole più ribelle. Esistono anche ibridi, ma le loro caratteristiche sono imprevedibili e per questo ne viene scoraggiato l’allevamento.
Esistono tre tipi di ape nell’alveare: la regina, il fuco e l’ape operaia.
La regina è la più importante, ne esiste solamente una per ogni comunità. Nasce da larve nutrite con pappa reale e ha il compito di deporre le uova dalle quali nasceranno tutte le api dell’alveare. La regina può risultare poco gradita alle altre api, in questo caso vengono nutrite alcune larve per diventare regina e alla loro nascita la più forte ucciderà le altre diventando di diritto l’unica sovrana dell’alveare. L’ape regina ha la vita più lunga, circa quattro anni. Si accoppia una sola volta con i fuchi e conserva il loro patrimonio genetico per tutta la vita.
Il fuco nasce da uova non fecondate di ape regina ha l’unica funzione di accoppiarsi con la regina e al termine di questa fase muore. Esiste un basso numero di fuchi nell’alveare proprio perché la loro funzione è limitata all’accoppiamento, non sono infatti in grado di bottinare, ma solo di consumare il miele. Non è raro che tutti i fuchi vengano allontanati o uccisi nel periodo invernale, perché il loro compito all’interno della comunità non ha alcun valore in quel periodo dell’anno.
L’ape operaia assume compiti diversi durante la sua vita. Nei primi dieci giorni si occupa di nutrire le larve, tra il decimo e il ventesimo giorno di riscaldare l’alveare muovendo le ali, partecipa all’ampliamento del favo e proteggere il nido come ape soldato. Solo negli ultimi giorni della sua vita si dedica alla raccolta del polline. La sua intensa vita dura soli quarantacinque giorni.
bortoli juri
12 anni fa | 23-5-2012
Esiste anche l’ape carnica in circa due o tre varietà, i vari ibridi e molte varietà di ligustica …ogni zona o paese nasconde api ligustiche o carniche diverse che si sono adattate all’ambiente come tutti gli esseri viventi. Negli ultimi anni tutte le associazioni di apicoltura promuovono la ligustica come migliore ape…tutti vogliono la razza pura …, la mia opinione è che è meglio lasciar fare alla natura.., non è vero che gli ibridi producono meno, ogni apicoltore può selezionare le proprie api della propria zona …..Tutti abbiamo visto la fine di hitler che voleva la razza pura ariana….
Si stanno diffondendo un po dappertutto pratiche di inseminazione artificiale delle regine che consentono di avere razze pure la mia opinione è sempre dalla parte della natura….Io non acquisterò mai una regina fecondata artificialmente!UN saluto a tutti .