Enogastroturismo: viaggiare per scoprire la “cultura” enogastronomica di un luogo.
Un movente che nel 2011 ha generato un giro d’affari pari a 5 miliardi di euro.
Questa figura di turista in costante crescita, definito anche “Gastronauta”, viaggia alla ricerca non soltanto di prodotti tipici di un territorio, della cucina storica e tradizionale, delle ricette e dei piatti “perduti”, ma vuole conoscere la cultura che è alla base della tradizione culinaria, il “pensiero gastronomico” che c’è dietro ogni scelta e percezione del cibo.
L’Enogastroturista ama quindi visitare cantine e aziende agrituristiche, assaporare aromi e sapori unici in luoghi che evocano la loro origine e raccontano della loro produzione.
Anche la location dove degusterà dovrà evocargli la tipicità del luogo che sta visitando, deve dargli la certezza che sta assaporando qualcosa che altrove non troverebbe, una sensazione mai provata fino a qual momento e che ricorderà legandola indissolubilmente a quel territorio.
Questa tipologia di turista, dunque, non si accontenterà di un buon ristorante, ma cercherà un luogo tipico capace di evocarli tutte le caratteristiche tipiche di quel territorio e in grado di fargli vivere una vera e propria esperienza di gusto immersi nella cultura enogastronomica di un luogo.
Ecco di seguito alcuni esempi…
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Acquisterà importanza anche la cortesia e la qualità della vita nel luogo che sta visitando e che contribuiranno ad un ricordo più o meno positivo dello stesso.
Aumenteranno l’appeal di un territorio la presenza di sagre, eventi e percorsi enogastronomici in grado di far conoscere le caratteristiche tipiche del luogo e che lo renderanno unico e non replicabile altrove. Queste informazioni diventano discriminanti per il viaggiatore nella scelta del luogo da visitare.
Di aiuto sono ad esempio “Le strade del Vino“, percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali scoprire vigneti e cantine di aziende agricole aperte al pubblico, valori culturali e ambientali.
Sarà fondamentale infine il legame duraturo con il turista, creare un’immagine unica e veicolabile del territorio visitato che porterà via con se al termine del viaggio e soprattutto potrà ritrovare anche fuori da quei luoghi rievocandogli il viaggio e magari stimolarlo a tornare.
Ruolo strategico giocano a tal fine gli studi ed interventi di Marketing Territoriale, sarà importante creare micro filiere intorno ai prodotti tipici di un territorio per renderli reperibili anche fuori dagli stessi e garantirne l’autenticità [a riguardo l’Unione Europea interviene attraverso i Marchi d’Origine]. Importante inoltre puntare ad un attento merchandising dei luoghi per disegnare perfettamente l’immagine che si vorrà il turista porterà con sé nel rientro a casa.
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