E120 l’ingrediente segreto che tutti mangiamo ma che nessuno di noi conosce.
Ieri stavo guardando un’interessantissima trasmissione su Rai5 dove si parlava di alterazione psicologica del gusto: La provetta del cuoco – I coloranti
Il reale problema non sono tanto i coloranti naturali ma quelli sintetici e sviluppati in laboratorio. Pensate a cosa succede quando assaggiamo un prodotto “commerciale” dopo averlo ingerito? Come vengono eliminate le sostanze chimiche?
È importante al giorno d’oggi sapere cosa si mangia, in passato per cattiva informazione o per semplice superficialità le persone assorbivano “veleni” senza saperlo o senza averne coscienza.
Quello che più di tutti sembra essere un dilemma moderno sul cibo è:
Qualità a km 0 o quantità a basso costo?
I numeri del consumo dimostrano che le famiglie spendono ancora molto nei supermercati, e ahimè nei discount per abbattere il costo mensile della spesa familiare.
Abbiamo una scarsa conoscenza dei mezzi che aiuterebbero a mangiare più sano senza spendere eccessivamente troppo. Uno dei sistemi più comuni sono i G.A.S. ( gruppi di acquisto solidale) ormai sempre più diffusi nelle città. Iniziative di Orto 2.0 come sperimentazione e subordinazione ai ritmi standardizzati delle metropoli.
Le aziende stesse devono cominciare ad organizzarsi per favorire processi di alfabetizzazione del cibo.Favorire i dipendenti nell’acquisto collettivo in ufficio di prodotti genuini.
Sistemi di informazione e assuefazione del cibo portano a questi risultati poco allettanti:
Cosa mangiano i bambini
In questo meccanismo si fa luce un nuovo modo di organizzarsi per ottenere la qualità al giusto prezzo, è l’uso degli acquisti di gruppo, così la pensano quelli di Geomercato che comincia a stimolare le persone a ritornare al gusto della terra madre.
Essere social vuol dire essere aperti a connessioni esterne e trarne vantaggio in modalità win-win, non certo stare solo su Facebook o Twitter.
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fai conoscere nuovi sistemi per organizzarsi e conoscere ciò che mangiamo.
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