In un momento di crisi politica ed economica la risposta viene dai giovani e dall’agricoltura. Questo è quanto hanno realizzato i ragazzi di residenza rurale, hanno preso la palla al balzo e dalla perfezione della natura sono riusciti a ricreare lavoro e opportunità.
Un ritorno ai vecchi mestieri, potremmo definire l’idea di residenza rurale, ma sarebbe comunque limitativo, diciamo più che altro una riscoperta e rivalutazione del mondo agricolo in chiave moderna.
Per meglio capire come si è accesa la lampadina di Ruralhub abbiamo chiesto a Gennaro Fontanarosa di raccontarci la loro bellissima esperienza e di descrivere in breve quale è l’opportunità che oggi vorrebbero offrire ad altre persone per dare una svolta alla propria vita.
#Campdigrano from Gram Production on Vimeo.
Ho avuto modo di conoscere Gennaro, e parte del team di residenza rurale in occasione del Blogger’s day organizzato da Acqua Sant’Anna, abbiamo trascorso tre giorni a Vinadio e sono davvero rimata piacevolmente sorpresa dell’originalità con la quale hanno saputo metter su qualcosa di nuovo a partire da quanto abitualmente ci circonda.
La risposta era sotto gli occhi di tutti!
Quindi chiedo subito a Gennaro di raccontare a tutti noi cosa è RuralHub e chi sono i ragazzi che hanno dato vita a questa iniziativa?
Rural Hub è un collettivo di ricerca che favorisce il collegamento tra realtà innovative, investitori e associazioni di categoria legate al mondo rurale.
Nasce come progetto di ricerca tra un gruppo di “ragazzi” dal diverso background culturale uniti dalla volontà di cercare una strada per aiutare a risollevare uno dei settori più importanti del sistema economico italiano: il comparto agroalimentare.
Guidati dall’esperienza di Alex Giordano (già fondatore di Ninjamarketing <http://www.ninjamarekting.it> e direttore dell’Accademia Mediterranea di Societing <http://www.societing.org>) con Michele Sica «Bosconauta» < http://www.bosconauta.com > contadino 2.0 ,si sono uniti al gruppo due tra i maggiori innovatori del area mediterranea: Agostino Riitano, projetc manager del progetto Rione < www.rione.net > e Francesco Martusciello, fondatore di Grotta del Sole, punto di riferimento del recupero dei vitigni autoctoni in Campania.
Infine, tra gli ideatori del progetto ci sono io, appassionato di Innovazione sociale e open innovation già editor di Societing.org e da sempre appassionato del mondo rurale autoproducendosi gran parte del cibo che consuma attraverso il suo orto.
Come è nata l’idea di Rural Hub?
Rural Hub è un luogo fisico, in quanto nasce in un’antica casa clonica la Residenza Rurale L’Incartata a Calvanico a soli 3km dal campus dell’Università di Salerno; ma è anche un luogo virtuale in quanto mette in connessione e consente lo scambio e la condivisione tra persone, idee e progetti sull’innovazione sociale applicata alla ruralità. Rural Hub è pensato come un luogo condiviso di vita (coliving) e lavoro (coworking), è centro di studi e ricerca permanente sull’innovazione sociale applicata alla ruralità.
Quali sono i progetti già attivati?
Negli anni scorsi prima di immaginarci il progetto di Rural Hub abbiamo collaborato a diversi progetti di innovazione sociale legati alla ruralità attraverso il gruppo di ricerca di Societing. Tra i più interessanti c’è da menzionare il #CampdiGrano < http://www.campdigrano.it > a Caselle in Pittari (SA) nel Cilento in cui da nove anni va in scena il Palio del Grano, una gara di mietitura a mano del grano tra gli otto rioni del borgo.
Il #CampdiGrano è nato nel 2012 come un percorso di avvicinamento all’evento Palio del Grano, concepito come un’esperienza di alfabetizzazione rurale per 25 ragazzi selezionati attraverso un contest online.
Una settimana di vita contadina sul campo in cui si è appreso dagli antichi contadini cilentani l’arte della lavorazione tradizionale del grano e anche un momento “laboratoriale” che ha visto l’unione e la contaminazione fortissima di “mens et manus” resa possibile grazie alla collaborazione con, che ha organizzato workshop e lectio magistralis su tematiche quali: Innovazione Sociale, Social Marketing Territoriale, Sviluppo sostenibile della Ruralità.
Interessante è anche il progetto del recupero della produzione del carbone attraverso il metodo tradizionale della Carbonaia (O’ Catuozzo in dialetto). Nei boschi di Calvanico (SA) abbiamo rivalutato questa antica pratica con l’aiuto di un maestro boscaiolo che ci ha insegnato questo antico sapere condividendolo con 15 ragazzi provenienti da tutta italia.
Come si inserisce l’Investor Day all’interno di Rural Hub?
L’idea di fondo di Rural Hub nasce osservando la mancanza di un incubatore d’impresa rurale che potesse offrire realmente servizi per innescare un rinnovamento imprenditoriale anche nel settore agroalimentare.
Nella sua mission Rural Hub vuole proporsi come facilitatore nel connettere gli innovatori e i change maker rurali con i Venture Capitalist.
Questo ci ha spinto ad organizzare un Investor Day all’interno dell’Internet Festival di Pisa convinti che anche nell’economia legata alla nuova ruralità internet giochi un ruolo fondamentale per le aziende rurali innovative. Giornalmente assistiamo ad un aumento di interesse da parte di investitori verso le start-up legate al mondo rurale e questo investor day rappresenta un primo momento di contatto tra i due mondi.
In cosa consiste il Progetto e che opportunità può offrire ai giovani?
L’idea è quella di selezionare dodici start-up tra quelle che si iscrivono alla call to action che avranno la possibilità di presentare il proprio progetto agli investitori il pomeriggio dell’11 ottobre attraverso un pich’ di cinque minuti.
L’evento indirizzato a tutti gli startupper che hanno un’impresa innovativa già costituita o solamente un’idea di impresa legata alla neo-ruralità, al local food o alla rural innovation.
E’ una straordinaria opportunità per far conoscere la propria idea ai maggiori palyer del mercato della nuova ruralità e offre la possibilità di confrontarsi su progetti comuni tra i giovani imprenditori e cercare di fare rete nel vasto panorama delle start-up innovative.
Quindi come vedete alla fine qualcosa si muove, e io consiglio a tutti di partecipare a questa iniziativa e lasciarsi guidare da chi ha già affrontato lo stesso percorso. Forse una soluzione esiste , forse è giunto il momento di liberare i sogni dal cassetto e condividere. Che ne pensate? Io direi “Tentar non nuoce“!
Ccome ci ha detto Gennaro e come potete tranquillamente vedere sui vari link qui postati la partecipazione è totalmente gratuita, certo a carico ci sono le spese del viaggio, ma da qualche parte bisogna partire.
Quindi cosa state aspettando è tempo di preparare la valigia, potrebbe essere questo il treno che state aspettando.
Nel frattempo alcuni video che descrivono quanto detto
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