SPESA ONLINE E MODELLI DI VENDITA ALIMENTARE PER GROSSISTI
Se sei già connesso con il futuro ti sarai reso conto che il mondo che ti circonda è iper-connesso da dispositivi mobile accessi internet in wifi e persone chine sui cellulari mentre camminano.
? Stendiamo un velo pietoso sul sistema di rete che dà accesso ad internet in Italia e facciamo finta che il sistema sia efficiente e funzionale alle esigenze commerciali moderne. Sì, facciamo finta per un attimo.
Vendere alimentari online, l’abbiamo ripetuto fino alla noia, NON è per niente facile, e senza un investimento dedicato di almeno 50.000€ nel primo anno, solo per partire con la struttura web, non hai molte speranze.
Nonostante tutto il trend della “spesa online” sembra abbastanza ovvio
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SPESA ONLINE: COSA CAMBIA CON IL WEB PER I GROSSISTI ALIMENTARI?
Se sei un grossista alimentare e stai cercando di capire come approfittare di quella che sembra essere ormai una certezza: la Spesa Online, allora segui il ragionamento successivo.
Chi oggi deve fare la spesa online si trova di fronte a sistemi poco accessibili, sistemi di pagamento che non danno nessuna garanzia sul reso, consegne incerte, scelta e selezione dei prodotti alimentari freschi che non danno nessuna garanzia di soddisfazione.
Insomma, il vero limite della spesa online NON è l’ignoranza o la paura delle persone, sono certo che il primo a non fidarti ad acquistare la spesa alimentare online sei proprio tu che che sei un grossista alimentare.
COME SUPERARE L’IDEA DI VENDITA A SCAFFALE CON SERVIZIO DI VENDITA ALIMENTARE PERSONALIZZATO
La Spesa Online è una rivoluzione per la distribuzione e la vendita di alimentari tramite il web perché permette di avere una visione più ampia e completa rispetto alla corsia di un supermercato.
Chi possiede le condizioni per semplificare il processo d’acquisto di alimentari attraverso il web deve comprendere che la vera necessità di chi fa la spesa online non è solo basata sul risparmio di soldi, ma sull’organizzazione e la selezione di “cosa mangiare”, un risparmio di tempo che deve essere realmente efficiente e non deve ingarbugliarsi in sistemi di pagamento poco friendly o in lunghi processi di identificazione, rilascio di dati sensibili.
Se le persone potessero, farebbero la spesa alimentare 1 volta l’anno, senza stress, impostando un budget di spesa mensile da decurtare dalla loro busta paga, o carta di credito prepagata, fissando dei criteri di selezione personalizzati sui propri gusti alimentari o selezionando le proprie necessità di alimentazione.
Ad esempio:
- Sono vegano
- Sono allergico – > Nichel -> Glutine -> Lievito -> etc
- Mi piace la birra artigianale
- Voglio solo prodotti al miglior prezzo
etc
Il senso di tutto è quello di fare la spesa online senza dover perdersi in circuiti web infiniti, poco adatti a chi non vuole perdere tempo o non sa esattamente cosa e come comprare attraverso un’interfaccia web.
COSA AUMENTEREBBE NETTAMENTE L’ACQUISTO DI ALIMENTARI ONLINE?
Sicuramente, il primo scoglio da superare è il sistema di consegna che deve essere “ingegnerizzato” come un orologio svizzero.
Ma la cosa più importante, la persona che acquista deve poter essere sicura di richiedere un reso di prodotti NON desiderati entro le 24 ore dall’acquisto con modalità semplici e NON procedure web machiavelliche.
Ti hanno consegnato le mele ammaccate?
Nessun problema, puoi riconsegnarcele senza addebito.
Ti hanno consegnato un prodotto che non gradivi?
Nessun problema, te lo sostituiamo entro 24 ore.
Questo è quello che vorrebbero sentirsi dire le persone per essere sicure di acquistare e fare la spesa online anche di prodotti alimentari.
Questo sistema potrebbe funzionare perfettamente con modelli di abbonamento similari a Amazon Prime, e che presto Amazon applicherà anche per vendere cibo online.
IL CLIMA DI SFIDUCIA NEL MERCATO E-COMMERCE E NELLA SPESA ONLINE È VIZIATO DALLA POCA FIDUCIA NELLA PROGETTAZIONE INFORMATICA DEL MODELLO DI BUSINESS
Sì, è questo il vero dramma di chi vorrebbe investire in modelli di vendita online.
Il primo problema è la progettazione sbagliata di sistemi informatici che siano davvero efficienti e che semplifichino il processo commerciale, senza snaturare l’atto d’acquisto alimentare che è tipicamente improntato sulla relazione e sulla fiducia.
Insomma, chi acquista prodotti alimentari NON deve sentirsi un pollo. La percezione del sistema deve essere a portata di mano. Usare un computer o un dispositivo mobile per acquistare, o fare un ordine telefonico deve avere lo stesso apporto di energie e concentrazione mentale.
Io che acquisto devo poter essere sicuro che qualsiasi errore commetta sia risolto con una telefonata o con un messaggio.
Vi sembra fantascientifico?
Lo pensavano anche le persone negli anni ’50, fino a quando, dalla fine degli anni ’80, si sono trovate rinchiuse in centri commerciali il sabato sera in fila alla cassa per fare la spesa alimentare per l’intera settimana.
QUANDO PREVEDO ARRIVERÀ IL MOMENTO DELLA SVOLTA PER IL DECOLLO DELLA SPESA ONLINE?
Il decollo della spesa online NON sarà in impennata, anzi, sarà indolore, e si diffonderà a macchia d’olio, ma con un incremento in termini di volume d’acquisto.
In pratica, il mercato della vendita alimentare sarà polarizzato tra discount e grossisti alimentari online.
La vendita avverrà prevalentemente in circuiti con stoccaggio locale, per motivi prettamente logistici.
Le persone non useranno il cash, né il pagamento on demand, ma abbonamenti smart (con recesso immediato in caso di disdetta).
Il tutto sarà supportato da circuiti di credito differenti, monete digitali tipo bitcoin, sistemi di affiliazione e da multinazionali alimentari che investiranno nella struttura per recuperare la perdita di interesse delle persone nell’acquisto di cibo spazzatura.
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