Hai una startup nel settore alimentare?
Se hai una startup nel settore alimentare, o hai intenzione di avviare una startup alimentare, allora potrebbe interessarti un mio punto di vista su quali siano le caratteristiche che permettono (permetteranno nel futuro prossimo) ad una startup alimentare di avere maggiore probabilità di successo rispetto agli altri.
Sembra banale da dire, ma se stai pensando di avviare una startup alimentare, allora devi prima di tutto guardarti intorno.
Ciò che trovi online è solo una parziale rappresentazione delle realtà d’impresa nel settore alimentare.
Le caratteristiche che una startup alimentare deve avere oggi sono riassunte nei punti seguenti:
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- Risolvere un limite logistico
- ( Come hai risolto l’annosa questione del timing e risk management legato alla logistica?)
- Coinvolgere più fornitori
- (Come sei riuscito ad aumentare l’offerta commerciale?)
- Offrire un servizio flessibile alle condizioni degli acquirenti
- (Se chi acquista preferisce farlo in mobilità, deve trovare uno strumento di acquisto efficiente. Se chi acquista vuole usare la tua applicazione online, ma poi preferisce acquistare nello store più vicino, devi prevedere come integrare questa possibilità, etc)
- Dare garanzie sui pagamenti
- (Non basta che il circuito di acquisto sia sicuro, le persone vogliono che tu ci metta la faccia e che possa indicare esattamente come contattarti all’istante senza troppe complessità. Chi paga deve sentirsi sicuro di poter reclamare “in santa pace“)
- Proporre differenti modalità di pagamento
- (Vendere online, spesso, è stato inteso unicamente come modalità di pagamento virtuale. In realtà “vendere online” significa accontentare e adeguarsi ai bisogni dell’acquirente. Trovare soluzioni efficienti ed efficaci in tal senso, avrebbe un notevole vantaggio su molti tuoi competitors)
- Trovare accordi con realtà locali
- (La tua missione deve essere quella di risultare utile e conveniente anche a chi già presiede il mercato delle vendite locali attraverso il proprio store. Il web NON sostituirà la vendita in negozio)
- Ridurre lo stress di scelta d’acquisto
- (È una delle prime condizioni necessarie per aumentare le probabilità di vendita: Migliora la navigazione e soprattutto “dai suggerimenti” agli acquisti senza essere invadente. Le persone hanno lo stress della scelta, per questo vanno avanti ed indietro, navigano differenti siti web e scelgono di acquistare da chi offre una visione completa e confortevole alle proprie necessità di acquisto)
- Rendere silente il pagamento
- (Fai superare lo stress del: Miiiii, quanto costa!)
- Disegnare strumenti di aggregazione Win/Win
- (Il desiderio di ogni produttore/venditore sarebbe quello di vendere da 1 a molti, ma per facilitare l’aggregazione di più acquirenti serve offrire dei reali vantaggi, e non solo di risparmio, ma anche di funzionalità)
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Un ecommerce, inteso come interfaccia web di un magazzino, è solo una parte dell’impresa. Più precisamente rientra nella voci: Capitale Strumentale di un’impresa.
Quindi, anche nel caso di una startup alimentare, avere un ecommerce può essere solo motivo di innovazione, ma NON è lo strumento che rende un’impresa “innovativa” né tanto meno la trasforma automaticamente in una “startup” (intesa come nuova attività di impresa).
Può sembrarti scontato come ragionamento, ma una startup alimentare è un’impresa e come tale va considerata e presentata.
Anche agli occhi di un potenziale investitore d’impresa, la tua attività digitale deve essere supportata da dati, ricerche, numeri, e far percepire come pensi di essere in grado di produrre economia o risolvere una problematica del settore.
Potrebbe infatti accadere che un’idea di startup alimentare possa essere finanziata sulla base di brevetti o soluzioni pratiche risolvono problemi complessi o riducono drasticamente la necessità di risorse per ottenere lo stesso risultato, ovviamente, cercando di adattarsi il più possibile al contesto commerciale già esistente ed operativo.
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