In questo articolo ti racconto la mia esperienza nello sviluppo di una startup che aveva come modello l’e-commerce alimentare.
Successivamente ti suggerisco ciò che ne è derivato dall’esperienza e di come è cambiato il mio approccio alla consulenza su progetti e-commerce per vendere alimentari online su cui lavoro e per cui offro la mia analisi.
6 errori che tutti commettono per sviluppare un e-commerce alimentare
Mettere la tecnologia davanti a tutto il resto;
Questo è un errore normale per chi è perfezionista e vuole avere da subito la migliore piattaforma e-commerce al mondo. La realtà è che il mondo non aspetta i tuoi tempi di sviluppo, e mentre tu sei impegnato a trovare la migliore soluzione software o il pezzo di codice più performante, ci sono altri che ti stanno passando davanti con strutture meno performanti, ma attive online e che generano vendite.
Il problema principale è che nonostante ne sei consapevole, spesso, è difficile convivere con una struttura web che NON fa ciò che vorresti, ed allora rimani travolto da bug, tempi di aggiornamento, stanchezza, errori, backup etc.
Questa esperienza ha però permesso di costruire nuovi progetti in maniera più veloce, senza investire la maggioranza del tempo nello sviluppo della tecnologia, ma nell’analisi e nel piano d’azione.
Pensare che gli altri ti stiano ad ascoltare;
Lo so, è strano, ma le persone non sono interessate ad ascoltarti, hanno poco tempo e ciò che vogliono sapere in breve è: Quanto costa? Cosa mi offri? Che vantaggi ottengo?
Se sai rispondere a queste 3 domande semplici in pochi minuti e sei in grado di costruire tutta la comunicazione di sviluppo intorno a queste 3 domande, allora il tuo progetto ha già enormi vantaggi rispetto alla concorrenza.
Non curare la comunicazione;
Quando si entra nel loop quotidiano delle cose da fare, si ha sempre poco tempo di condividere emozioni, comunicare agli altri gli obiettivi raggiunti, premiare i primi acquirenti. Si arriva ad un punto in cui non si ricorda neanche più l’ultimo post pubblicato. Si fa una grande fatica a costruire nuova comunicazione ed alla fine si perde il tono. Le persone che hanno iniziato a seguirti si annoiano, si dimenticano e quando ritorni diventi un fastidio.
È importante curare la comunicazione giornalmente, soprattutto oggi che abbiamo diversi modi per farlo con un impatto poco gravoso in termini di operatività. Non serve necessariamente avere la migliore grafica (vedi punto 1) o la migliore comunicazione creativa, è importante comunicare le proprie attività cercando di avere sempre in testa le 3 domande del punto precedente: Quanto Costa? Cosa mi offri? Che vantaggi ottengo?
Sentirsi incompresi;
Caro mio, Cara mia, quanto ti capisco, il problema non è che gli altri non ti comprendono, ma siamo noi i primi a NON essere in grado di comprendere la sensibilità degli altri.
Spesso abbiamo la presunzione di essere talmente convenienti che è impossibile che gli altri non ne comprendano il vantaggio, ed allora inizi a scoraggiarti, a dubitare dell’intelligenza altrui; Ma la realtà è molto più semplice, non stai ascoltando i bisogni a cui dare delle risposte.
Offrire servizi gratuiti;
Questo è uno dei punti che ti invito a sottolineare. Offrire servizi gratuiti è l’inizio della fine. Il nostro più grande “bug” è stato proprio quello di aver offerto servizi gratuiti credendo che i clienti apprezzassero e ricambiassero invitando altri ad unirsi a noi o investendo nella promozione insieme a noi.
Niente di più sbagliato. Offrire servizi gratuiti significa solo avvantaggiare gli altri e non la tua impresa. E se tu vuoi fare impresa devi prima avvantaggiare le TUE entrate e non favorire quelle degli altri, a meno che queste non siano fonte di tua entrata.
Per cui, non offrire inserimento prodotti sul sito in modalità gratuita, ma offri un pacchetto di servizi che facciano comprendere da subito: Quanto Costa? Cosa mi offri? Che vantaggi ottengo?
Agisci local per andare fuori;
Se vuoi un suggerimento, prima di cercare clienti fuori dalla tua cerchia di amici, avvia il progetto testandolo in piccolo sulla tua cerchia di amici e parenti. Per cui se vuoi avviare un e-commerce per vendere una selezione di prodotti alimentari studia prima il modo per convincere i tuoi amici a comprare dal tuo sito. Se convincerai loro, allora puoi provare a convincere altri.
In alternativa, se vuoi fare al contrario, devi già partire con una solidità finanziaria importante che ti permetta di spingere in maniera costante con pubblicità, payperclick, sponsorizzazioni etc.
Questi sono i 6 errori più comuni, quelli che ho commesso anche io e la mia squadra, quando abbiamo sperimentato l’avvio di una startup e-commerce alimentare.
In seguito abbiamo elaborato il processo, definito i punti di criticità e adesso abbiamo messo su un’altro progetto sempre in ambito e-commerce, ma con un modello di business diverso.
Il progetto si chiama Cosavendere.it ed io mi occupo della sezione Alimentari su Amazon.
Per cui, se vuoi avere aggiornamenti su quali sono i prodotti alimentari che vendono di più su Amazon, puoi:
- Seguire il gruppo Facebook: E-commerce Alimentari Community
- Seguire la pagina: Vendere Alimentari su Amazon
- Oppure contattarmi qui dal sito Cosavendere.it
Pasquale Valente
5 anni fa | 3-4-2019
Salve, sto cercando un partner o una societa´ per la realizzazione e promozione del mio sito web. Ho dato un´occhiata al vostro sito e mi sembra che avete i requisiti adatti per il mio caso.
Attualmente sono residente in Germania e intendo realizzare una comunita virtuale sull agroalimentare che operera´ tra Italia e Germania. Alla luce di cio´, vorrei sapere la vostra disponibilita a riguardo per poi entrare nei dettagli.
Distinti saluti