Questo post nasce in risposta all’input di diCotteediCrude .
L’argomento è attualissimo e ci fa entrare in una dimensione ancora poco conosciuta, quella dei servizi ed applicazioni social dedicati al mondo del Food.
La mia osservazione sul tema è sulle possibilità che questi strumenti offrono e che invece pochi ancora conoscono.
Immaginate di essere in una città che non conoscete, uno dei bisogni “fondamentali”, come direbbe Maslow, sarà quello di trovare dove mangiare.
Una volta esistevano le insegne o le Pagine Gialle, tutt’al più il consiglio di un passante … E se questi strumenti oggi fossero riassunti in applicazioni mobile ? Li usereste ?
Quanto vantaggio avrebbe un ristoratore da un’applicazione che segnala il suo ristorante valutato dagli utenti? Magari amici o amici degli amici …
E se ad usarlo sono i “nuovi” modelli di Street Food o Truck Food ?
Siamo nel campo del proximity marketing, local marketing, geo-local marketing e tante altre belle definizioni che in sostanza stanno ad indicare un mondo interconnesso dove l’utente è immerso in un contesto iperinformativo tracciato da altri utenti che aiutano l’individuo ad orientarsi.
Alla fine, conviene ai ristoratori essere presenti in questo sistema metainformativo ?
Vediamolo insieme attraverso uno strumento di valutazione …
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Punti di forza:
Presenza in un contesto ancora poco “popolato” da altri ristoratori
Interazione continua con utenti, passanti, turisti, clienti, potenziali clienti
Immagine di innovazione del locale, servizio
Promozione diretta del proprio locale
Analisi dei bisogni dei clienti.
Customer Service interna
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Opportunità
Presenza di circa 20 Milioni ( il numero è in crescita ) di dispositivi Mobile in circolazione
L’uso degli utenti di applicazioni mobile connessi è in ascesa
Fare marketing Non-convenzionale
Contattare i clienti in fasi successive alla vendita
Sviluppare una tendenza a ri-generare il proprio brand con la partecipazione degli utenti/clienti
Offrire servizi integrati
Costruzione di eventi con pubblico profilato
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Punti di debolezza:
Investimento di tempo
Investimento risorse
Aggiornamento costante sul tema
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Minacce:
Concorrenza sleale per sabotare
Hacking
Perdita dati
Communication Crisis Management via Social Media
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Questa è un’idea di come può essere valutata la situazione attuale.
Quello che bisogna notare in questo contesto è che:
L’utente è sempre più nomade.
Si muove seguendo indicazioni di altri suoi simili.
Cerca informazioni sul web prima di compiere un’azione.
Apprezza l’uso di sistemi di valutazione.
E’ meno cattivo di come si possa pensare nel dare giudizi.
Condivide opinoni online per il gusto di farlo e per sentirsi approvato socialmente.
Non tollera essere preso in giro e soprattutto se deve parlare male del vostro servizio lo farà ancora peggio se non siete presenti online o non seguite le dinamiche.
Cosa farei :
Se avessi un ristorante valuterei bene la situazione attuale e le dinamiche che si stanno sviluppando, senza dubbio non escluderei a priori la possibilità.
Per non sbagliare studierei il caso guardando quello che fanno gli altri. Aprirei un classico foglio excell, o similia , e farei due conti a tavolino*.
In segno negativo metteri:
Costi d’implementazione della mia attività sulle piattaforme social Mobile
- Zero se lo so fare da solo
- 1.000 Euro ( ? ) se lo fa un esperto, compreso di consulenza
Costi di gestione
- Zero se lo gestisco da solo
- Pagamento a performance se lo fa una persona dedicata ( Si stabilisce un prezzo ed un obiettivo da raggiungere e si paga al raggiungimento dell’obiettivo )
Costi aggiornamento
- Spese di acquisto materiali infomativi sul tema , 500 Euro/anno ( ? )
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Col segno postivo invece:
- Incremento brand awareness oltre l’utenza locale ( valore oltre 5.000 euro/anno )
- Customer Service diretta ( valore 3.000 euro/ anno )
- Gestione promozioni mirate ( valore 1.000 euro/ anno )
- Sistema di analisi della clientela ( valore 4.000 euro/anno )
- Fidelizzazione tramite benefits e coinvolgimento ( valore inestimabile )
- Incremento nuovi clienti attraverso il sistema di “prenotazione” online ( valore 5.000-10.000 euro/anno )
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Solo una volta tracciata la linea del totale ( costi – ricavi) potrò decidere se investire o meno .
Se i contesti di informazione cambiano le imprese non possono stare a guardare.
Nel prossimo articolo sul tema darò delle indicazioni ed idee di come utilizzare le social food application per facilitare l’approccio con i clienti e stimolare la partecipazione.
Non perdiamoci di vista 🙂
* I costi e ricavi variano a seconda di fattori individuali. Se la gestione di questi strumenti è esterna o interna. Se il vostro locale è adatto allo sviluppo. Se questi strumenti sono supportati da una gestione adeguata e da un servizio ottimale.
Per intenderci:
- NON vi farà vendere di più se NON offrite un prodotto buono.
- NON aumenterà il numero di clienti se non offrite un buon servizio.
- NON attirerà persone ingenue che acquisteranno qualsiasi cosa voi gli offriate.
Questi strumenti sono adatti a persone ed imprenditori che sappiano valorizzare il loro business e sappiano dare valore ai propri clienti.
Se anche tu sei d’accordo con questo articolo, condividilo e discutiamone insieme!
Roberto Mastropasqua
12 anni fa | 16-12-2011
Interessante articolo anche se trovo una limitazione calarlo solo sull’esempio della ristorazione. Manca inoltre la citazione agli strumenti 2.0 che fanno della geolocalizzazione il loro punto di forza (vedi Foursquare, gowalla, foodspotting etc etc) e che per lo più sono gratuiti ma che hanno delle grosse limitazioni (per esempio non sono proattivi e non permettono un’attività di marketing e/o ADV push). Andrebbe approfondito meglio l’argomento andando magari a capire cosa offrono gli strumenti geolocal oggi e quali sono gli sviluppi futuri. 🙂