VINO ONLINE: ALCUNE RIFLESSIONI PER CHI VENDE O VUOLE VENDERE VINO ONLINE
Vendere vino online è possibile se conosci le dinamiche del web e applichi una strategia corretta.
1 regola: Se vuoi VENDERE VINO Online ragiona con i numeri e NON con la tua presunzione di sapere tutto sul vino.
Non gliene frega niente a nessuno della tua profonda conoscenza del vino. Se hai deciso di vendere il tuo vino online sei “nudo” in mezzo a milioni di risultati simili ai tuoi. Non conta chi sei e cosa fai. Qui conta come essere trovato più facilmente.
2 regola (più importante della prima): Vendere Vino Online NON significa aprire un’enoteca al paesello.
Vendere Online è un sistema per ampliare la tua base clienti. Il cliente NON è quello che compra una volta e sparisce. Vendere Online significa acquisire clienti nuovi e farli ritornare.
3 regola (più importante delle precedenti): Vendere Vino Online significa avere pazienza
Sia che tu abbia avviato da poco la tua attività, sia che sei un veterano del web la differenza sta nella curva di investimento necessaria per far conoscere la tua presenza. Non sei nessuno fintantoché le persone iniziano a comprare dal tuo store e conoscono il tuo “servizio” di vendita.
VENDERE ONLINE È UN SERVIZIO DI VENDITA, NON È L’AZIONE DI VENDITA.
Fatta questa premessa dovuta, è necessario farti ragionare su cosa davvero serve per avere speranza di acquisire nuovi clienti. Non pensare a guadagnare dalla singola vendita, concentrati a fidelizzare gli acquirenti e falli innamorare del tuo servizio.
Come iniziare a vendere vino online?
- Analisi del contesto in cui si opera
- Studio delle risorse
- Progettazione Piano Marketing (azioni, costi, proiezioni)
- Competenze di analisi per il web marketing
A titolo di esempio, ho fatto una breve ricerca ed ottenuto dei numeri che serviranno per spiegarti come serve ragionare per vendere vino online.[/notification] (Lo so che stai ancora pensando che serva essere un super esperto sommelier. Fidati, quello è un valore aggiunto, ma prima serve che le persone ti trovino, se no NON SEI NESSUNO)
Mettiamo che tu venda diverse etichette di Vermentino e venda anche Sassicaia.
La tua domanda è (lo so che la stai facendo): Fatto il sito web fighissimo adesso cosa devo fare per iniziare a far acquistare le persone dal mio store?
Risposta: Il sito web più che fighissimo deve essere funzionale alla vendita. Poi per sapere come fare chiaramente devi contattare me e ti suggerisco le persone più preparate che possono aiutarti.
Leggi anche: Quanto costa fare un e-commerce alimentare
Tornando all’esempio di cui accennavo.
- Se guardi le immagini successive ti accorgerai che ho messo in evidenza alcuni elementi su cui è utile ragionare quando si devono prendere delle decisioni in termini di strategia.
- Come è composta la SERP in corrispondenza di differenti ricerche (interrogazioni sul motore di ricerca)
- Concorrenza di risposte possibili ad una ricerca (Numero risultati di ricerca)
- Come si posizionano i contenuti in relazione alle ricerche (Composizione risultato in SERP)
In più trovi anche:
- Dei risultati di volumi di ricerca per differenti Keywords (ricerche fatte dalle persone sui motori di ricerca nell’arco temporale di 1 mese)
- I trend di interesse verso le 2 differenti Keywords (contenuti riferiti alle keywords)
Da questo scenario è possibile fare le seguenti scelte:
- Stabilire quanto è necessario investire per ottenere delle visite profilate.
- Da queste si può studiare la probabilità di vendita basandosi su dati secondari e incrociandoli con dati primari ottenuti dal proprio sito.
- Quali scelte commerciali attuare per acquisire nuovi clienti
- Quanto è ampia la domanda rispetto al prodotto
- Come costruire i contenuti per avere più probabilità di essere letti rispetto all’elenco di link sulla SERP
Da un’analisi di contesto della concorrenza si può anche studiare come le persone trovano i tuoi contenuti ed i contenuti della concorrenza.
Suggerimento:
Se usi Google Analytics ti sarai accorto che dentro Acquisizione > Tutto il Traffico > Canali > Organic Search
Prima potevi visualizzare come le persone scrivevano per trovare i tuoi contenuti. Adesso invece esiste la voce “Not Provided“.
Conoscere i Not Provided tuoi e soprattutto quelli dei concorrenti significa avere una visione delle strategie migliori per superare gli altri sulla SERP.
Noi abbiamo lavorato ad un servizio per studiare la concorrenza sui motori di ricerca, si chiama Analisi SEO Report Not Provided.
Ti piacerebbe essere posizionato sulla SERP in corrispondenza di chiavi di ricerca sul vino? Noi possiamo studiare il tuo caso e capire quante risorse servono per farlo. Se ti servono maggiori dettagli puoi contattarmi (anche con un commento qui).
Nel caso di analisi specifico si può notare come le 2 keywords generiche rispondono a 2 differenti bisogni e possibilità di marketing.
Vermentino Vs Sassicaia
Il primo caso di ricerca generica della singola Keywords viene interpretata da Google come una richiesta di informazioni sul prodotto. Infatti i primi risultati in SERP rappresentano delle fonti di informazione. In corrispondenza di quella Keywords secca “Vermentino” c’è solo 1 link sponsorizzato (evidenziato dalla freccia gialla) Come si legge dalla tabella sotto sui volumi di ricerca delle rispettive keywords, la ricerca della singola parola “vermentino” è ricercata 2.400 volte al mese. Il costo per click medio è di 0,41 cent.
A titolo di esempio: Ciò significa che su 2.400 ricevere volessi ricevere 1.000 visite in corrispondenza di questa ricerca dovrei investire almeno 410,00€ in CPC (Costo per click)
Tenendo conto che la ricerca generica produrrà tante visite di “curiosi” si deve calcolare questo budget di investimento come una forma di promozione del brand del sito.
Motivo per cui, se dovessi impostare una campagna advertising su questa singola Keyword costruirei una landingpage specifica sulla presentazione del prodotto Vermentino e per aumentare le probabilità di conversione suggerirei una prova degustazione omaggio da utilizzare su una spesa minima davvero vantaggiosa, al fine di acquisire il cliente e cercando di fidelizzarlo nel post-vendita. Se consideriamo che ogni 1.000 visite di curiosi potrebbe convertire 0,4%, dovrò essere consapevole che il mio investimento pubblicitario non servirà a ripagarmi le spese, ma servirà ad acquisire clienti.
IL PRIMO OBIETTIVO DI OGNI CAMPAGNA ADVERTISING È ACQUISIRE CLIENTI (NON GUADAGNARE DALLA SINGOLA VENDITA)
Dalle immagini sotto ti renderai conto di quanto sia importante valutare il tipo di ricerche fatte dalle persone. Esempio: Sassicaia è cercato 9.900 volte al mese.
Il problema è che in questo specifico caso il produttore di questo vino è unico. È l’unica DOC italiana ad avere una sola cantina. 🙂 Quindi, o sei un rivenditore del prodotto, per cui cerchi di posizionarti prima del produttore stesso attraverso Adwords, oppure serve lavorare sui contenuti correlati al prodotto.
Investire tempo e risorse per posizionare il tuo sito web per il singolo prodotto prima del produttore stesso potrebbe essere controproducente.
Ad ogni modo, da come è composta la SERP in corrispondenza della Keyword generica “Sassicaia” ho buoni motivi per credere che non sarebbe neanche troppo difficile posizionare un sito subito sotto il produttore, e volendo, anche sopra 😉 Il problema è sapere essere in grado di valutare tempi/costi/benefici.
QUANTO SERVIREBBE INVESTIRE PER OTTENERE RISULTATI ECONOMICI CON UN ECOMMERCE PER VENDERE VINO ONLINE?
Dalla mia esperienza su analisi di siti ecommerce, belli, brutti, che funzionano, che non funzionano, ho calcolato una sorta di investimento minimo per partire e questa cifra te la comunicherò solo dopo che avremo avuto modo di sentirci per una prima consulenza.
Se hai un sito ecommerce e “cerchi” di (ri)vendere diverse etichette di vino può essere utile sapere che: Per avere speranza di sopravvivere DEVI avere un margine di guadagno minimo del 30% sul venduto Se sei un produttore e vuoi vendere il tuo vino, SE SEI DA SOLO hai bisogno di risorse economiche consistenti per far conoscere la tua etichetta online o attraverso altri sistemi (se questa non appartiene a quelle più conosciute). In alternativa devi unirti ad altri produttori con cui sei in sintonia ed investire sulla costruzione di una piattaforma commerciale dedicata alla vostra offerta. Lascia da parte la tua presunzione sulla conoscenza del vino, sul fatto che il vino è un prodotto che serve degustare, che le persone non conoscono il vino e quindi si basano solo sul prezzo, bla bla bla Tutte cose parzialmente vere, ma che non tengono conto di una semplice cosa: Il web è come una Borsa di scambio. La moneta in circolo sono i contenuti. In questa piattaforma esiste una domanda ed esiste un’offerta.
VINCE CHI RIESCE A SODDISFARE LA PERCENTUALE MAGGIORE DELLA DOMANDA.
Il resto sono chiacchiere fatte da chi non capisce niente di Marketing, di Web e di dinamiche sociali su piattaforme informatiche. Se hai bisogno di approfondimento contattami (anche tramite commenti)
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