LA FAVOLA DELL’E-COMMERCE ALIMENTARE
Questo articolo vuole raccontarvi una verità differente dalla favola che per anni ho sentito raccontare, quella che con internet si possa riuscire a accorciare la filiera di vendita riuscendo finalmente a a saltare tutti i costi di intermediazione e permettere anche al produttore e/o contadino della località più sperduta di vendere il suo prodotto, vino, olio, formaggi, verdura, frutta.
Beh, non funziona esattamente così!
E non funzionerà mai questo modello ideale di matching tra domanda ed offerta mediata da una connessione internet.
Internet, più precisamente il web, non è la dimensione ideale per vendere, ma per fornire un servizio di vendita.
Il fatto che i numeri dell’e-commerce mostrino una tendenza all’acquisto online deve essere letto come un fenomeno di risposta ad una o più esigenze, la mancanza di tempo, la necessità di confronto, la voglia di approfondimento, la voglia di potere decisionale d’acquisto.
Il modello e-commerce che funziona è quello che offre delle garanzie all’acquirente, offre un’ampia offerta, permette di valutare meglio i costi, offre informazione dedicata sul prodotto.
A contorno di ciò, l’acquirente ha la possibilità di confrontarsi online con altri che hanno già acquistato, cercare informazione da altre fonti e nello stesso arco temporale, decidere di acquistare dal fornitore che offre migliori condizioni. Il tutto senza necessariamente spostarsi da dove si trova.
Per compiere lo stesso processo avrebbe impiegato molto più tempo, sprecato più risorse ed ottenuto meno garanzie, meno informazioni e soprattutto non avrebbe avuto la “percezione” di risparmio.
È chiaro questo processo?
Un singolo produttore come può garantire queste condizioni se non ha neanche garanzia di un’organizzazione che faciliti l’acquisto?
Avete mai visto un sito web di un produttore di vino, olio o formaggio?
Oltre le quattro informazioni sommarie, riuscite ad ottenere la sensazione di completezza?
Riuscite ad avere un contatto diretto reale con il produttore? Come? Inviando una e-mail???
Secondo voi se io ho necessità di un confronto “immediato” mi metto a scrivere una e-mail senza neanche avere la certezza che mai verrà letta o che mai otterrò una risposta?
A queste stesse condizioni, mi rivolgo ad un intermediario, o marketplace, che per rendere efficiente il suo servizio di vendita farà almeno finta di ascoltarmi.
Come riuscire a vendere prodotti alimentari online direttamente
In base alla mia esperienza, serve innanzitutto avere piena consapevolezza di cosa sia oggi il web, quali siano le forme di comunicazione adatte e su cosa è utile investire realmente.
Il produttore deve comprendere fin dall’inizio che il web NON è un canale di vendita, ma una piattaforma per generare connessioni commerciali, ottenere clienti e fidelizzarli nel tempo.
Serve essere consapevoli che il web NON è un circuito di distribuzione, grazie al web si può entrare in contatto con i distributori, con chi acquista, ed anche direttamente con le persone. Queste devono diventare dei “trasportatori”. Devi conquistarli al punto che parlino per te, che possano mettere “la buona parola sui tuoi prodotti”.
Senza troppi giri di parole, se vuoi vendere online devi dosare l’investimento iniziale in promozione costante.
Lascia da parte tutte quelle chiacchiere sul blog, sul brand e sui social.
A te serve ottenere visibilità, tanta, da subito ed in maniera costante, finalizzata ad associare un bisogno d’acquisto al tuo servizio per ottenere il prodotto.
Nel più breve tempo possibile devi stabilire una connessione tra chi vuole comprare un prodotto, vino, olio, formaggio, frutta, verdura etc. e il tuo servizio. Devi entrare nella sua lista di fornitori.
La seo è un processo che si costruisce nel tempo e parallelamente. È sicuramente importante farsi trovare sulle rispettive serp, ma quelle più importanti per il tuo business sono già presidiate da attori online molto più grossi di te, a te rimane di trovare nuovi spazi in serp, ma il tempo di costruire contenuti ed ottenere traffico qualificato è per te oneroso, se non hai da subito attivato un processo di acquisizione clienti tramite attività di esposizione online.
La pubblicità online NON deve essere sviluppata per vendere.
Lo ripeto, la pubblicità online NON deve essere sviluppata e pensata per vendere, ma per acquisire clienti.
Se acquisisci clienti stai investendo in un capitale che ti rimane nel tempo, se investi per fare singole vendite, ma non riesci ad acquisire il cliente nel tempo, allora stai sperperando soldi.
A tal proposito ti invito ad utilizzare il calcolatore online per stimare un marketing plan.
Spero ti torni utile
Lascia un commento