Negozio prodotti tipici pugliesi, un fenomeno in crescita, come l’interesse turistico per la regione più a est d’Italia
In giro per lo stivale vi sarà certamente capitato di imbattervi in un negozio di prodotti tipici pugliesi. E’ ormai un fenomeno in crescita, l’esportazione in Italia e all’estero delle eccellenze pugliesi che sempre più si fanno strada in un mercato globale, distinguendosi per la loro originalità e forte appartenenza alla tradizione. In Puglia infatti la tradizione è sacra, la si respira in ciascun evento di folclore, che tutt’oggi popolano i calendari turistici dei caratteristici borghi sia nell’entroterra che a ridosso del mare. Tra festività religiose, sagre di paese ed eventi musicali, il cartellone turistico della regione si sta sviluppando sempre più, con l’obiettivo di destagionalizzare il flusso turistico, offrendo iniziative di interesse tutto l’anno.
In questo contesto di forte espansione del prodotto Puglia, l’enogastronomia viaggia di pari passo con l’interesse turistico ricettivo, offrendo percorsi di degustazione sempre più organizzati e con il supporto di veri esperti di settore che si propongono attratti dall’interesse internazionale per questo territorio.
Segnaliamo eventi enogastronomici organizzati dalla Slow Food in tutta la regione, alcuni di essi particolarmente “atmosferici” come il percorso di degustazione nella riserva di Torre Guaceto, un’oasi di pace incontaminata, dove potrete scoprire calette di soffice sabbia bianca, circondate da un contesto vegetativo unico, con le decine di piante, fiori e arbusti autoctoni, propri della macchia mediterranea, protetti dalla riserva.
Specialità pugliesi, taralli, friselle e prodotti sott’olio, connubi perfetti per un sano peccato di gola
Tra le specialità pugliesi più blasonate, vi sarà certamente capitato di assaggiare i taralli tipici della Puglia, da non confondere con i taralli dolci campani. Ormai presenti su tutte le tavole di Italia e sempre più apprezzati anche al di fuori della penisola. Nati come ricetta povera, utile snack di metà mattina, spezza fame croccante e stuzzicante, oggi i taralli sono diventati anche un elemento culinario di grande interesse per un antipasto da gourmet. La ricetta del tarallo ha subito oggi diverse personalizzazioni, contaminando le materie prime con farine a base di legumi, ortaggi e molto altro ancora. Eppure un tarallo pugliese che si rispetti deve “scrocchiare” in bocca, deve essere friabile e soprattutto deve sapere di olio d’oliva.
Anche la frisella viene impiegata come portata da antipasto, la ricetta tradizionale la vede bagnata con un po’ d’acqua, con dei pomodori freschi spremuti sopra a mano, un filo d’olio evo, sale e basilico fresco. In alternativa potreste degustarla con la miriade di prodotti sott’olio che questa terra vanta da anni. Dai pomodori secchi sott’olio, deliziosi sulla frisella con il loro stesso olio o in accompagnamento ai taralli, alle melanzane, zucchine, carciofi, peperoni e tutte le altre varietà che il complesso e variegato sistema ortofrutticolo pugliese ha da offrire.
Dolci pugliesi, leccornie per tutte le stagioni, grandi classici delle festività e capolavori di arte pasticcera
I dolci pugliesi occupano ancor oggi un posto rilevante nella cultura enogastronomica della regione, soprattutto in ragione dei tanti mastri pasticceri che si adoperano da anni nella ricerca di nuove ricette, ma ancor di più nella meticolosa esaltazione delle antiche ricette di tradizione.
Dai dolci in pasta di mandorle, alle cartellate, gli sporcamuss (in gergo “sporca muso” per l’esplosione di crema pasticcera che si manifesta in bocca al morso di questi finger food appetitosi a base di pasta sfoglia), i mandarini ripieni di crema, le mandorle zuccherate, i famosi pasticciotti salentini che oggi si possono trovare oltre che con la classica crema pasticcera, anche con crema al cioccolato, crema di pistacchi e confetture varie.
In un tour enogastronomico pugliese non può mancare una sosta in una delle tante patisserie presenti su tutto il territorio. Molti sono i maestri pasticceri premiati di Puglia, una tradizione che si tramanda da generazioni, particolarmente interessante la giovane maestra Isabella Potì (di soli 21 anni), sous chef del Bros di Lecce, che è stata inserita nel 2017 nella lista “Forbes 30 under 30” nella categoria “the Art” . La Potì è considerata uno dei 30 giovani da tenere d’occhio in Europa nel campo delle arti culinarie e una delle 10 donne più influenti della cucina italiana. Un riconoscimento incredibile, considerando la giovane età di soli 21 anni.
[su_box title=”Manufacta seleziona prodotti tipici pugliesi” style=”soft” box_color=”#129848″]Progetto editoriale a cura di Manufacta Italian Products
Ringraziamo Daniele Vinci che ospita i nostri contenuti all’interno del suo portale, al fine di dar voce ad una idea imprenditoriale giovane e ricca di passione: rendere note le eccellenze enogastronomiche e non solo del Made in Puglia e Made in Italy a tutti gli entusiasti del settore. Approfondimenti, discussioni e novità in costante aggiornamento. [/su_box]
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